Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 20:56
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Ambiente

È stata trovata della plastica nella fossa delle Marianne

Immagine di copertina

L'inquietante ritrovamento è stato fatto dalla Japan Agency for Marine-Earth Science and Technology. Questa scoperta sconcertante mostra che nemmeno le aree degli oceani più profonde e inaccessibili sono immuni dall’inquinamento da plastica

Sono stati trovati dei rifiuti di plastica nella fossa delle Marianne, la più profonda depressione oceanica del mondo.

L’inquietante scoperta è stata fatta dalla Japan Agency for Marine-Earth Science and Technology (Jamstec), un’organizzazione con sede nella città giapponese di Yokosuka.

Il ritrovamento è avvenuto ad una profondità di circa 11mila metri sotto il livello del mare, nell’Oceano Pacifico.

I ricercatori hanno individuato uno dei 3mila pezzi di detriti risalenti addirittura a 30 anni fa.

Molti team internazionali stanno studiando i fondali oceanici per scoprire cosa nascondono, contribuendo ad aggiornare un database messo in piedi da Jamstec.

Il Centro dati oceanografico globale (Godac) dell’Agenzia giapponese ha lanciato il database per uso pubblico nel marzo 2017, all’interno del quale vengono archiviate fotografie e video di detriti raccolti dal 1983.

La ricerca, che è stata pubblicata sul portale Marine Policy, fornisce i dati relativi all’inquinamento marino sulla base delle informazioni provenienti dal database e mostra come le attività umane nel corso dei decenni abbiano danneggiato anche gli ecosistemi che si trovano nelle profondità marine.

“I dati mostrano che, oltre allo sfruttamento delle risorse e allo sviluppo industriale, l’influenza delle attività umane terrestri ha raggiunto le parti più profonde dell’oceano in aree a più di 1000 chilometri dalla terraferma” ha detto il team di ricercatori.

Una volta che si trova in mare aperto, la plastica può sopravvivere per migliaia di anni.

Questa scoperta sconcertante mostra che nemmeno le aree degli oceani più profonde e inaccessibili sono immuni dall’inquinamento da plastica.

Una prova di quanto le attività umane e lo scarso rispetto della gente per l’ambiente stia intaccando anche le zone più remote del pianeta.

Questo è il tweet di Greenpeace che da l’annuncio del ritrovamento dei rifiuti nella fossa delle Marianne:

Alcune foto della plastica trovata a 11mila chilometri di profondità nella fossa delle Marianne:

Ti potrebbe interessare
Ambiente / Quanto ci costano i danni al clima: ecco la Top 5 delle aziende più inquinanti del mondo e quanto dovrebbero pagare per risarcire il pianeta
Ambiente / Sos elefante, Wwf: in 100 anni persi più di 9 elefanti su 10 in Africa
Ambiente / Follow the money: se il fossile va ancora di moda. Soprattutto tra le banche
Ti potrebbe interessare
Ambiente / Quanto ci costano i danni al clima: ecco la Top 5 delle aziende più inquinanti del mondo e quanto dovrebbero pagare per risarcire il pianeta
Ambiente / Sos elefante, Wwf: in 100 anni persi più di 9 elefanti su 10 in Africa
Ambiente / Follow the money: se il fossile va ancora di moda. Soprattutto tra le banche
Ambiente / World earth day, Diotti mette al primo posto la salvaguardia dell’ambiente con nuove tecnologie di riciclo
Ambiente / Mario Tozzi a TPI: “Vi spiego perché il ponte sullo Stretto non solo è insostenibile ma anche anticostituzionale”
Ambiente / Settimana verde di Ambiente Mare Italia: il programma
Ambiente / Cenere capitale: le ragioni di chi dice No all’inceneritore di Roma
Ambiente / I super ricchi non abbassano le ali nemmeno di fronte alla crisi climatica
Ambiente / Quello che non sapete sulla carne sintetica
Ambiente / Ultima Generazione, attivisti indagati per associazione a delinquere. I Verdi protestano: “Abnorme”