Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 15:43
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Un milione di bambini non va più a scuola a causa di Boko Haram

Immagine di copertina

Più di 2000 scuole hanno chiuso in Nigeria e nei paesi confinanti a causa della guerra condotta dal gruppo islamista

Circa un milione di bambini sono stati costretti ad abbandonare la scuola a causa degli attacchi di Boko Haram nel nordest della Nigeria e nei paesi vicini. I dati sono stati diffusi dal Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef) martedì 22 dicembre.

L’Unicef ha documentato la chiusura di oltre 2.000 scuole in Nigeria, Ciad, Niger e Camerun a causa delle violenze in corso. Centinaia di altri edifici scolastici sono stati attaccati, saccheggiati o bruciati da Boko Haram, il cui nome può essere tradotto approssimativamente dalla lingua hausa con “l’educazione occidentale è proibita”.

“Il conflitto è stato un duro colpo per l’istruzione nella regione e la violenza ha tenuto molti bambini lontano dalle aule per più di un anno, mettendoli a rischio di un completo abbandono scolastico”, ha detto Manuel Fontaine, direttore dell’Unicef per l’Africa occidentale e centrale.

Fontaine ha definito “sbalorditiva” la cifra di un milione di bambini che non vanno a scuola, il direttore dell’Unicef ha poi sottolineato come sia aumentato per i bambini il rischio di essere “abusati, rapiti e reclutati dai gruppi armati”.

I bambini sono stati particolarmente presi di mira da Boko Haram e sono stati spesso vittime di abusi sessuali, matrimoni forzati, rapimenti e omicidi brutali. Terrorizzate dalle violenze molte famiglie stanno mantenendo i loro bambini lontano dalle aule scolastiche.

“Molti genitori nel nordest non mandano i figli a scuola perché hanno paura di quello che potrebbe accadergli”, ha spiegato ad Al Jazeera, Hafsat Maina Muhammed, direttore dell’organizzazione non governativa Choice for Peace Gender and Development.

L’insicurezza e la minaccia di attacchi tengono anche molti insegnanti lontano dalle aule. Nella sola Nigeria, circa 600 insegnanti sono stati uccisi dall’inizio della rivolta Boko Haram nel 2009.

“So che molti insegnanti che non stanno insegnando perché temono per la loro vita”, spiega il professor Mohammed Kyari dell’Università tecnologica Modibbo Adama di Yola.

Nel complesso, spiega Mohammed Kyari, in Nigeria, il paese più popoloso dell’Africa, circa 10,5 milioni di bambini non vanno a scuola in Nigeria e 9,5 milioni provengono dalla parte settentrionale del paese.

“La Nigeria è seconda solo al Pakistan nel numero di bambini non scolarizzati”, ha detto ad Al Jazeera il professor Mohammed Kyari.

Dall’inizio delle violenze di Boko Haram nel 2009 circa 20mila persone sono state uccise, mentre gli sfollati sono stati circa 2,3 milioni.

Più di 800.000 bambini sono stati costretti ad abbandonare le loro case a causa del conflitto, cercando rifugio nelle case di parenti, in edifici abbandonati o in centri di accoglienza.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Esteri / Oms: “Oltre 1.000 persone sono morte a Gaza in attesa di un’evacuazione medica dal luglio 2024”
Esteri / L’indiscrezione: “Grecia, Israele e Cipro valutano una forza militare congiunta nel Mediterraneo”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Piogge torrenziali, raid aerei e aiuti in ritardo: la tregua con Israele regge ma a Gaza si continua a morire
Esteri / Il discorso di Trump agli Usa: “Ho ereditato un disastro ma ora l’America è tornata”
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: ora il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”