Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 09:00
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Un milione di bambini non va più a scuola a causa di Boko Haram

Immagine di copertina

Più di 2000 scuole hanno chiuso in Nigeria e nei paesi confinanti a causa della guerra condotta dal gruppo islamista

Circa un milione di bambini sono stati costretti ad abbandonare la scuola a causa degli attacchi di Boko Haram nel nordest della Nigeria e nei paesi vicini. I dati sono stati diffusi dal Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef) martedì 22 dicembre.

S&D

L’Unicef ha documentato la chiusura di oltre 2.000 scuole in Nigeria, Ciad, Niger e Camerun a causa delle violenze in corso. Centinaia di altri edifici scolastici sono stati attaccati, saccheggiati o bruciati da Boko Haram, il cui nome può essere tradotto approssimativamente dalla lingua hausa con “l’educazione occidentale è proibita”.

“Il conflitto è stato un duro colpo per l’istruzione nella regione e la violenza ha tenuto molti bambini lontano dalle aule per più di un anno, mettendoli a rischio di un completo abbandono scolastico”, ha detto Manuel Fontaine, direttore dell’Unicef per l’Africa occidentale e centrale.

Fontaine ha definito “sbalorditiva” la cifra di un milione di bambini che non vanno a scuola, il direttore dell’Unicef ha poi sottolineato come sia aumentato per i bambini il rischio di essere “abusati, rapiti e reclutati dai gruppi armati”.

I bambini sono stati particolarmente presi di mira da Boko Haram e sono stati spesso vittime di abusi sessuali, matrimoni forzati, rapimenti e omicidi brutali. Terrorizzate dalle violenze molte famiglie stanno mantenendo i loro bambini lontano dalle aule scolastiche.

“Molti genitori nel nordest non mandano i figli a scuola perché hanno paura di quello che potrebbe accadergli”, ha spiegato ad Al Jazeera, Hafsat Maina Muhammed, direttore dell’organizzazione non governativa Choice for Peace Gender and Development.

L’insicurezza e la minaccia di attacchi tengono anche molti insegnanti lontano dalle aule. Nella sola Nigeria, circa 600 insegnanti sono stati uccisi dall’inizio della rivolta Boko Haram nel 2009.

“So che molti insegnanti che non stanno insegnando perché temono per la loro vita”, spiega il professor Mohammed Kyari dell’Università tecnologica Modibbo Adama di Yola.

Nel complesso, spiega Mohammed Kyari, in Nigeria, il paese più popoloso dell’Africa, circa 10,5 milioni di bambini non vanno a scuola in Nigeria e 9,5 milioni provengono dalla parte settentrionale del paese.

“La Nigeria è seconda solo al Pakistan nel numero di bambini non scolarizzati”, ha detto ad Al Jazeera il professor Mohammed Kyari.

Dall’inizio delle violenze di Boko Haram nel 2009 circa 20mila persone sono state uccise, mentre gli sfollati sono stati circa 2,3 milioni.

Più di 800.000 bambini sono stati costretti ad abbandonare le loro case a causa del conflitto, cercando rifugio nelle case di parenti, in edifici abbandonati o in centri di accoglienza.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Esteri / Gaza: oltre 34.260 morti dal 7 ottobre. Media: "Il direttore dello Shin Bet e il capo di Stato maggiore dell'Idf in Egitto per discutere dell'offensiva a Rafah". Hamas diffonde il video di un ostaggio. Continuano gli scambi di colpi tra Tel Aviv e Hezbollah al confine con il Libano. L'Ue chiede indagine indipendente sulle fosse comuni a Khan Younis. Biden firma la legge per fornire aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti. Hamas chiede un'escalation su tutti i fronti. Tel Aviv nega ogni coinvolgimento con le fosse comuni di Khan Younis. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Il gruppo lancia droni su due basi in Israele. Unrwa: "Impedito accesso ai convogli di cibo nel nord della Striscia"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Esteri / Francia, colpi d'arma da fuoco contro il vincitore di "The Voice 2014": è ferito
Esteri / Gaza, al-Jazeera: "Recuperati 73 corpi da altre tre fosse comuni a Khan Younis". Oic denuncia "crimini contro l'umanità". Borrell: "Israele non attacchi Rafah: provocherebbe 1 milione di morti". Macron chiede a Netanyahu "un cessate il fuoco immediato e duraturo". Erdogan: "Evitare escalation". Usa: "Nessuna sanzione per unità Idf, solo divieto di ricevere aiuti"
Esteri / Raid di Israele su Rafah: ventidue morti tra i quali nove bambini