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Il Parlamento Europeo celebra il 70′ anniversario

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Il Parlamento europeo ha celebrato il suo 70° anniversario in una seduta solenne a Strasburgo

In una cerimonia nell’emiciclo di Strasburgo, i deputati hanno celebrato la creazione dell’Assemblea comune della Comunità europea del carbone e dell’acciaio nel 1952, l’antesignana del PE.

La celebrazione è stata  aperta dalla Presidente del Parlamento Roberta Metsola, che ha sottolineato che nei 70 anni trascorsi dalla prima riunione dell’Assemblea comune della Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA) nel 1952 “l’Assemblea è cresciuta costantemente”.

Ha poi aggiunto: “Il Parlamento europeo è diventato l’unico parlamento transnazionale eletto direttamente, multilingue e multipartitico al mondo. I suoi 705 membri eletti direttamente sono l’espressione dell’opinione pubblica europea (…). Oggi più che mai, quest’Assemblea si batte per sostenere la voce democratica dei cittadini e i valori democratici europei”.

Al discorso della Presidente sono seguiti gli interventi dei Primi ministri dei tre Paesi che ospitano la sede del Parlamento.

Il Primo ministro belga Alexander de Croo ha affermato che “l’attuale progetto politico europeo è guidato principalmente da cittadini visionari, i popoli d’Europa” che chiedono una risposta UE alle crisi quali la migrazione, la COVID-19 e l’energia. Il Parlamento europeo è “uno dei più potenti legislatori del mondo. Oggi, gli europei possono essere orgogliosi della strada percorsa insieme (…) Questo Parlamento rappresenta la catarsi di una lunga storia di violenza tra i paesi europei, rappresenta il meglio di noi europei”.

ll Primo ministro del Lussemburgo Xavier Bettel ha dichiarato: “Sette anni dopo la seconda guerra mondiale, si è deciso di creare qualcosa insieme. A quei tempi, le persone non avevano il diritto di vivere se erano diverse. Oggi, viviamo in un territorio dove i cittadini sono liberi”. Ha poi concluso: “Io stesso non avrei avuto il diritto di essere libero durante la seconda guerra mondiale: sono liberale, ho origini ebraiche e sono sposato con un uomo. Ed eccomi qui, oggi, a capo di un governo. Questo è il progetto europeo. Potete essere diversi, ma è proprio in questa diversità che risiede la nostra ricchezza”.

La Prima ministra francese Élisabeth Borne ha sottolineato il ruolo della Francia nella costruzione dell’Unione europea e l’importanza simbolica di Strasburgo come uno dei suoi luoghi di lavoro ufficiali. Ha evidenziato inoltre l’impegno della Francia per un futuro europeo comune: “Strasburgo è l’idea dell’Europa, un’Europa che ha il suo passato ma anche il suo futuro comune (…) E non dobbiamo perdere di vista cos’è l’Europa, da dove viene e dove sta andando”.

Subito dopo gli interventi dei Ministri, sono intervenuti i diversi gruppo politici e la maggior parte dei leader dei sette gruppi politici ha sottolineato che l’Europa ha un futuro solo se democratica e che è necessario conferire al Parlamento europeo pieni diritti legislativi a beneficio dei cittadini, poiché la cittadinanza europea rafforza la cittadinanza nazionale. Lo spirito originale del Parlamento era quello di creare un’istituzione politica aperta a, e non contro, ogni paese. Dobbiamo, hanno detto, continuare a rappresentare questo spirito e adattarlo al tempo in cui viviamo.

I deputati hanno ricordato inoltre le sfide che l’Europa deve affrontare, affermando che sarebbe utile riscoprire oggi lo spirito del 1952 che ha portato alla creazione di questa istituzione. Ci sono stati anche interventi critici e antieuropei. Come ha affermato la Presidente Metsola, ciò dimostra come al Parlamento europeo coesistano pluralismo, diversità e democrazia.

La cerimonia si è conclusa con un’esecuzione orchestrale dell’Inno alla gioia di Beethoven.

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