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Euro 2020, Qui Radio Coni: l’Italia teme la beffa in finale dopo il “rigorino” inventato contro la Danimarca

Immagine di copertina
L'attaccante dell'Inghilterra, Harry Kane, esulta dopo il gol in semifinale di Euro 2020 contro la Danimarca, segnato in ribattuta a seguito di un rigore considerato "generoso". Credit: EPA/Justin Tallis / ANSA

La vittoria ai supplementari contro la Danimarca e la gioia per la finale conquistata agli Europei campeggia sulle prime pagine dei tabloid inglesi: l’Inghilterra raggiunge un traguardo storico, la sua prima volta a 55 anni dalla finale del ’66 ai Mondiali.

“Finally”, “finalmente” titola il Guardian, “Festeggia come fosse il 1966”, scrive il Mirror che sogna una vittoria a Wembley come nel Mondiale ospitato Oltremanica. Lo Star incorona Harry Kane trascinatore della Nazionale dei Tre Leoni con la rete sugli sviluppi di un calcio di rigore, “King Kane”. Dal Daily Express un’esortazione alla squadra pensando al titolo: “È ormai vicino a casa”. Infine il Telegraph che adotta un gioco di parole: “Final-ly”.

Anche la politica italiana, ovviamente, seguirà molto da vicino la prossima finale degli Europei a Wembley. Ma i giornali inglesi sono già entusiasti e fiutando l’aria che tira vedono la coppa già come “cosa loro”. Insomma, gli italiani saranno solo degli utili comprimari atti a giustificare la vittoria del trofeo e niente più.

Ovviamente, nessuno può dire in anticipo come finirà la prossima finale di Wembley. Quello che si può dire però è che anche tra i massimi ambienti istituzionali tricolore serpeggia il timore di un finale già scritto: “Andremo nella tana del lupo… speriamo soltanto di vedere una grande Italia senza doverci lamentare di nulla”, il refrain.

Insomma, anche ai piani alti della Repubblica non si nascondono perplessità in vista della finale e il “rigorino” inventato di sana pianta contro la Danimarca non fa che alimentare dubbi, non rappresentando di certo un buon viatico per la partita di domenica dell’Inghilterra con l’Italia che, si badi bene, avverrà alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella.

L’auspicio è che della questione se ne possa occupare per vie diplomatiche il Coni perché in questi casi “prevenire è meglio che curare”. Nessuno si augura di rivedere il bis della finale vinta dall’Inghilterra a Wembley nel ’66 passata alla storia per il gol fantasma più famoso di tutti i tempi. Sai che beffa poi, ci si chiede retoricamente, se a vincere i campionati europei fosse proprio la nazione che è appena uscita dall’Europa grazie alla Brexit?

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