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Sanremo 2021, il testo integrale del monologo di Monica Guerritore al Festival

Di Antonio Scali
Pubblicato il 4 Mar. 2021 alle 23:03 Aggiornato il 5 Mar. 2021 alle 00:25

Sanremo 2021, il monologo di Monica Guerritore: discorso integrale, testo, quadro Achille Lauro

Questa sera, 5 marzo 2021, durante la terza serata del Festival di Sanremo, Monica Guerritore ha fatto un intenso monologo, in apertura del quadro di stasera di Achille Lauro. A centro palco l’attrice ha recitato il suo monologo. Nel quadro di Lauro di stasera ha preso parte anche la cantante Emma. Una puntata come da tradizione speciale quella del giovedì al Festival, dedicata alle Cover. I 26 Big in gara infatti si esibiscono, da soli o con ospiti, rendendo omaggio alle grandi canzoni d’autore italiane. Ecco il testo (discorso) del monologo di Monica Guerritore a Sanremo 2021.

Il testo integrale del monologo

Da quando sono morta ho imparato cose che avrei preferito non sapere, come quando si origlia dietro le porte. Ulisse mi ha raggirata, sostiene qualcuno. Si sapeva che era scaltro e bugiardo, ma non avrei mai pensato che avrebbe usato la sua astuzia anche con me. Non gli ero stata fedele? Non avevo aspettato, vincendo la tentazione, quasi un impulso naturale a comportarmi in un altro modo? Cosa ho raccolto? Sono diventata una leggenda, un bastone con cui colpire altre donne, che non avrebbero saputo essere oneste, pazienti come me. Ma io avrei solo voluto gridare: “Non seguite il mio esempio”. Ma io non sono più. Non ho più voce con cui parlare, non riesco a farmi capire nel vostro mondo fatto di corpi, di lingue, di dita. Non c’è nessuno che mi ascolta dall’altra parte del fiume, e se qualcuno dovesse raccogliere il mio bisbiglio, lo confonderà con le ebrezze che soffiano tra i giunchi secchi, con il volo dei pipistrelli al crepuscolo, con un brutto sogno.

Chi è Monica Guerritore, ospite a Sanremo 2021

Abbiamo visto il testo del monologo a Sanremo 2021, ma chi è Monica Guerritore? Nata a Roma il 5 gennaio del 1958 da padre napoletano e madre calabrese, Monica Guerritore fa la sua prima apparizione cinematografica ad appena 15 anni nel film Una breve vacanza di Vittorio De Sica. La notorietà arriva un anno dopo quando, all’età di 16 anni, Giorgio Strehler la sceglie per il ruolo di Anja ne Il giardino dei ciliegi. Da lì inizia una sfavillante carriera teatrale, che affianca a quella televisiva e cinematografica.

Nel 1976, ad esempio, recita al fianco di Marcello Mastroianni nella pellicola Signore e signori, buonanotte, mentre negli anni Ottanta interpreta quattro film erotici, che la consacrano come sex symbol del cinema italiano. Con il trascorrere degli anni lavora in numerose produzioni televisive sia in onda su Mediaset che sulla Rai, mentre a teatro intraprende anche il ruolo di registra ricevendo nel 2011 anche il prestigioso premio Moriconi come “Protagonista della scena”.

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