Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 12:08
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Spettacoli

Ricordando Pier Paolo Pasolini

Immagine di copertina

Il grande intellettuale e regista italiano nacque il 5 marzo del 1922 e venne assassinato misteriosamente il 2 novembre del 1975

Il 5 marzo del 1922 nasceva a Bologna Pier Paolo Pasolini. Diventò protagonista assoluto della cultura italiana nel Ventesimo secolo, la cui poetica è un intreccio di eros, cattolicesimo e marxismo.

Il suo omicidio resta ancora oggi velato dal mistero. All’1.30 di notte del 2 novembre 1975 un’Alfa Romeo venne fermata dai Carabinieri per eccesso di velocità nei pressi dell’Idroscalo di Ostia, vicino Roma.

Omaggio a Pasolini, da “Caro Diario”, di Nanni Moretti

Il guidatore Giuseppe Pelosi, 17 anni, fu arrestato per il furto dell’auto, di proprietà di Pasolini. Poche ore più tardi il corpo del regista veniva rinvenuto coperto di sangue a lato di un campo da calcio. I segni dimostravano che era stato percosso e investito dalle ruote di una macchina.

Pelosi ben presto confessò: lui e Pasolini si sarebbero incontrati alla stazione centrale di Roma Termini intorno alle 22.30 del 1 novembre, sarebbero andati a mangiare al Biondo Tevere, ristorante in zona San Paolo dove il regista era di casa, e poi si sarebbero diretti verso Ostia. Lì Pasolini avrebbe cercato di sodomizzare con un bastone il giovane, che per difendersi l’avrebbe picchiato e poi ucciso.

(Credit: Pier Paolo Pasolini sul set di “Teorema”, nel 1968, Angelo Novi, Cineteca di Bologna)

Nel 1976 Pelosi fu condannato in primo grado per omicidio volontario in concorso con ignoti, secondo quanto rivelato dall’autopsia del professore Faustino Durante. In seguito, però, la Corte d’Appello escluse dalla sentenza ogni riferimento al concorso di altre persone: Pelosi aveva agito da solo e Pasolini, il grande intellettuale, era stato ucciso durante un appuntamento segreto andato storto. Una fine da dimenticare.

Eppure sulla vicenda continuava ad aleggiare il mistero e non tutti fecero affidamento alle sentenze. L’ammirazione per Pasolini, i suoi film (e in Italia anche i suoi scritti), crebbe. La sua fama venne consacrata a livello nazionale e internazionale. Al punto che perfino il Vaticano, che in passato aveva denunciato il regista per blasfemia, oggi ha rivalutato Il vangelo secondo Matteo come “la migliore opera su Gesù della storia del cinema”.

“Le Mura di Sana”, P. P. Pasolini, 1964

Già nel 1976 la cerchia di amici e parenti di Pasolini, tra cui Enzo Siciliano e Oriana Fallaci, cominciarono a sospettare della confessione di Pelosi. Nell’Alfa Romeo, infatti, venne trovato un maglione verde che non apparteneva né a Pasolini né a Pelosi, e alcuni testimoni affermarono di aver visto un’altra macchina e un motociclista allontanarsi dalla scena del delitto. Si pensò quindi che dietro alla morte del regista vi fosse la mano del potere, scrive il Guardian.

La generale critica di Pasolini al consumismo, considerato il peggiore dei fascismi, divenne negli ultimi anni sempre più specifica. In una serie di editoriali per il “Corriere della Sera”, come Cos’è questo golpe? Io so, cominciò ad accusare la politica italiana e soprattutto la Democrazia Cristiana di essere coinvolta negli attentati neo-fascisti degli Anni di Piombo, di avere rapporti con la Mafia e di sostenersi grazie a un intenso giro di corruzione – prevedendo con venti anni di anticipo Tangentopoli. Nel frattempo era impegnato nella stesura di Petrolio, un libro in cui indagava i rapporti tra l’Eni e la loggia massonica P2.

Nella foto: gli attori Ninetto Davoli e Franco Citti, accanto a Pier Paolo Pasolini, in una partita di calcio della nazionale italiana attori, negli anni Settanta

Quello della morte di Pasolini resta un caso irrisolto, che l’ex sindaco di Roma Walter Veltroni ha chiesto di riaprire nel 2010. Un noir che anche il regista Abel Ferrara ha cercato di sciogliere con il suo nuovo film, Pasolini.

La pellicola, che è stata presentata questa estate alla 71esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, descrive gli ultimi giorni di una vita straordinaria, grande fonte d’ispirazione per il regista Abel Ferrara.

Il quale dichiara: “So chi ha ucciso Pasolini”.

Il trailer ufficiale in italiano di “Pasolini”, il film di Abel Ferrara

Ti potrebbe interessare
Spettacoli / Serena Bortone: "Cancellato il monologo di Antonio Scurati sul 25 aprile"
Spettacoli / “So’ Lilli”: l’esilarante siparietto tv tra Lilli Gruber e Geppi Cucciari | VIDEO
Spettacoli / "Le donne bevono per darsi un tono": bufera sulle parole di Antonella Boralevi al Tg2
Ti potrebbe interessare
Spettacoli / Serena Bortone: "Cancellato il monologo di Antonio Scurati sul 25 aprile"
Spettacoli / “So’ Lilli”: l’esilarante siparietto tv tra Lilli Gruber e Geppi Cucciari | VIDEO
Spettacoli / "Le donne bevono per darsi un tono": bufera sulle parole di Antonella Boralevi al Tg2
TV / Ascolti tv venerdì 19 aprile: The Voice Generations, Terra amara, Freaks Out
TV / The Voice Generations vincitore: chi ha vinto la finale del talent di Rai 1
Politica / Porta a Porta, solo uomini da Bruno Vespa per parlare d’aborto. La presidente Rai Soldi richiama il conduttore
TV / The Voice Generations, le anticipazioni della seconda puntata del 19 aprile 2024
TV / Freaks Out: tutto quello che c’è da sapere sul film su Rai 2
TV / Quarto Grado: anticipazioni e ospiti di oggi, 19 aprile 2024
TV / Terra amara: le anticipazioni (trama e cast) della puntata di oggi, 19 aprile