Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Cronaca
  • Home » Spettacoli » Musica

    Nek si scusa dopo l’esibizione al Twiga: “Ho sbagliato a cantare. Ho commesso una leggerezza”

    Di Clarissa Valia
    Pubblicato il 31 Ago. 2020 alle 07:47 Aggiornato il 31 Ago. 2020 alle 07:48

     

    Nek al Twiga: “Ho sbagliato a cantare”

    “Mi sono preso qualche tempo per rispondere con la calma necessaria su quello che è successo, perché non voglio che passi un’immagine di me che non corrisponde a chi sono”. Così scrive Nek nelle sue storie Instagram dopo le polemiche nate nella serata di mercoledì 26 agosto quando il cantante si è esibito al Twiga Beach Club, lo stabilimento balneare situato a Marina di Pietrasanta, di cui è socia anche Daniela Santanché. La performance di Nek, però, ha visto, così come dimostrano diversi video che circolano sui social, numerose persone assembrate e senza mascherine in barba a qualsiasi norma anti-Coronavirus.

    “Mi trovavo con la mia famiglia a una cena nello stabilimento dove ho passato (come ogni anno) l’estate, sempre nel pieno rispetto di tutte le regole. Una cena privata all’aperto per i soli clienti dello stabilimento, che ho trascorso seduto al tavolo con i miei congiunti”, spiega Nek. “Il deejay ha alzato il volume su una mia canzone e mi è stato chiesto di accennare un paio di pezzi (non un concerto), ho accettato amichevolmente l’invito a prendere il microfono. Ho commesso una leggerezza: la musica crea aggregazione, le persone hanno cominciato a farsi prendere dall’entusiasmo e, anche se l’evento era privato, sarebbe stato meglio non accettare e non prenderlo quel microfono”, riconosce il cantante.

    “Ho passato questa estate facendo dei piccoli concerti nel pieno rispetto delle regole di distanziamento a tutela della salute di tutti. E da lì non mi schiodo, la priorità è sempre quella”, conclude Nek.

    Leggi anche: 1. Giornalismo trash? Toglietevi quella puzza sotto il naso: il caso Briatore-Covid ci riguarda tutti / 2. Anche dopo il caso Briatore, al Twiga di Daniela Santanchè si balla ancora assembrati e senza mascherine. C’è pure Nek che canta per la folla / 3. Scontro Santanché-Gambino sulla riapertura delle scuole: “Lei vive in un altro Paese”. “E lei al Twiga”/ 4. Anche dopo il caso Briatore, al Twiga di Daniela Santanchè si balla ancora assembrati e senza mascherine. C’è pure Nek che canta per la folla
    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Exit mobile version