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    Zaia: “Sui vaccini l’Ue è una zavorra, negli altri Paesi non c’è scarsità di dosi”

    Luca Zaia Credits: ANSA
    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 15 Apr. 2021 alle 13:29 Aggiornato il 15 Apr. 2021 alle 13:36

    “Se questa è una guerra, e lo è, i vaccini sono le munizioni. Però dall’Unione europea noi abbiamo avuto solo zavorre, vincoli che ci stanno trascinando negli abissi”. Queste le parole del presidente del Veneto Luca Zaia intervistato dal Corriere della Sera. E poi l’affondo: “Per i vaccini si studi il mercato parallelo, siamo in guerra. Dobbiamo esserne consapevoli”.

    “I vaccini ci sono”Zaia: “Sui vaccini l’Ue una zavorra, negli altri Paesi non c’è scarsità di dosi”

    Zaia precisa poi la sua indicazione: “Ci tengo a dire che io mi metto nei panni di tutti, ho un ottimo rapporto con il commissario Figliuolo. E sono abituato a guardare avanti e non indietro. Però, a me continuano ad arrivare segnalazioni del fatto che sul mercato i vaccini ci siano: mi pare strano che in una situazione di penuria, ci sia chi può offrire vaccini – ha continuato Zaia – Mi pare anche strano che ci siano paesi che non lamentino questa situazione di scarsità, che in Europa dovrebbe essere di tutti. Chi lo sa? Forse i contratti europei li stiamo rispettando soltanto noi. Ma i risultati negativi li tocchiamo con mano tutti i giorni e questo non va bene”.

    Bisogna “sapere che le vaccinazioni stabiliranno un nuovo ordine mondiale – è il ragionamento di Zaia- Piaccia o non piaccia, questa è la realtà: meglio cercare di attrezzarci. Soprattutto quando arriveremo alle riaperture, le responsabilità diventeranno di ciascuno di noi. Ma la guerra si vince soltanto se tutti comprendiamo la posta in gioco”.

    “Per riaprire serve il passaporto vaccinale”

    A proposito di riaperture invece conferma: “Da noi ci sono imprenditori che sarebbero pronti a cogliere una ripresa che già esiste. E lo si vede per esempio dal costo delle materie prime che sta schizzando verso l’alto. È la miglior prova che il mondo è ripartito. E quando ho parlato di passaporto vaccinale, sono stato attaccato duramente. Oggi, sta diventando una realtà, indifferente al fatto che a qualcuno non piaccia. Però, se servirà un passaporto vaccinale, bisognerà poterne garantire il rilascio. Dobbiamo uscire dalla logica del vaccino soltanto come salvavita e guardare in prospettiva, oltre l’aspetto sanitario”.

    “Un nuovo ordine mondiale”

    Le vaccinazioni stabiliranno un nuovo ordine mondiale. Zaia spiega: “Guardiamo il presidente Biden: appena eletto, non ha parlato di scudi spaziali bensì ha detto che la priorità negli Usa sarebbe stata di cento milioni di vaccini nei primi cento giorni. Oggi, dobbiamo prendere atto che ci sono comunità nel mondo che saranno pronte prima di noi. In Gran Bretagna hanno già vaccinato oltre il 40 per cento della popolazione, in Israele sono sostanzialmente tutti coperti… Noi, purtroppo, no”.

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