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    Umberto Bossi contro Salvini: “Sbaglia, il nazionalismo fa perdere la Lega”

    Il fondatore della Lega Nord critica l'attuale segretario a una settimana dalla sconfitta elettorale alle regionali in Emilia Romagna

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 3 Feb. 2020 alle 09:37

    Umberto Bossi contro Salvini: “Sbaglia, il nazionalismo fa perdere la Lega”

    “Ho aderito al gruppo Lega per Salvini premier per forza di cose. Ma una tessera nazionalista mica fa per me”. Il fondatore della Lega Nord, Umberto Bossi, critica le scelte politiche del segretario del Carroccio Matteo Salvini, a una settimana dalla sconfitta elettorale alle regionali in Emilia Romagna.

    “Con la linea nazionalista neanche in Emilia c’era da pensare di vincere”, ha detto Bossi in un’intervista rilasciata a Gad Lerner e pubblicata oggi su Repubblica. “Bonaccini è stato bravo ad agganciarsi per tempo al treno di Lombardia e Veneto, con il progetto del regionalismo differenziato. La Lega nazionalista invece gli ha concesso uno spazio che doveva essere il suo. Come non capire che il popolo emiliano vuole raggiungere il traguardo dell’autonomia, sul modello di Zaia e Fontana”.

    Sull’autonomia, Bossi aggiunge: “Era la prima cosa da offrirgli”. “Altro che prima gli italiani, per quello basta e avanza la destra nazionalista”, prosegue. “Ora spero sia chiaro: se trasferisci la Lega al Sud, poi diventa più difficile chiedere il voto alla Lombardia, al Veneto e all’Emilia”.

    “La nostra priorità deve essere batterci per l’autonomia e l’esperienza insegna che la sinistra è più sensibile al tema della destra”, sottolinea.

    Al congresso dello scorso 21 dicembre la Lega Nord è diventata un partito nazionale, adottando una vocazione unitaria e non più semplicemente nordista e padana come è stato dalle sue origini.

    Sulla svolta della Lega verso il nazionalismo Bossi riconosce: “Ci sono tanti militanti che non approverebbero. Molti sono già andati via, attirati dal movimento Grande Nord di Roberto Bernardelli. Sbagliano prospettiva. Soffrono perché la Lega ha tolto la parola al Nord. Ma non è finito il mondo. Un recupero è possibile”.

    “Evidentemente anche cambiando leadership”, aggiunge, senza fare direttamente il nome di Salvini, cui lascia comunque uno spiraglio: “Ho fiducia che, essendo mutata la situazione, anche le persone possano correggersi e cambiare”.

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