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Aboubakar Soumahoro al TPI Fest: “Conte non mi ha chiesto di candidarmi. Sull’immigrazione hanno fallito tutti”

“Sull’immigrazione hanno fallito tutti”: lo ha dichiarato Aboubakar Soumahoro, sindacalista e candidato di Europa Verde alle prossime elezioni politiche del 25 settembre, al TPI Fest 2022, la festa di The Post Internazionale, che per la prima volta si tiene proprio nel capoluogo dell’Emilia-Romagna, presso la Tettoia Nervi alla Bolognina, nella appena inaugurata Piazza Lucio Dalla.

Soumahoro, che ha smentito di aver ricevuto una proposta di candidatura dal M5S, “Giuseppe Conte non ha mai chiesto di candidarmi” ha affermato, ha spiegato perché ha accettato di correre alle prossime elezioni politiche.

“Ho deciso di candidarmi anche per la possibilità di continuare a dire che sul tema dell’immigrazione hanno fallito quelli che hanno costruito la legge Bossi-Fini, così come hanno fallito quelli che hanno costruito il memorandum con la Libia e successivamente i Decreti Sicurezza”.

“Non dare la cittadinanza ai bambini nati nel nostro Paese è un atto incivile” ha aggiunto Aboubakar Soumahoro, che poi ha affermato: “Ho accettato la proposta di Europa Verde perché è ora di tornare alla politica della passione”.

“La mia visione di sinistra dice che bisogna tornare a dare dignità all’uomo” ha poi spiegato il sindacalista rispondendo alla domanda del direttore di TPI Giulio Gambino su che cosa fosse diventata la sinistra odierna.

“Cos’è la sinistra quando i lavoratori non hanno un punto di riferimento dal punto di vista della speranza? Come si può definire sinistra se la sinistra non è in grado di dare una prospettiva ai giovani o una casa agli uomini bisognosi. Cos’è la sinistra se non è in grado di generare speranza?” ha quindi dichiarato Soumahoro, secondo cui la sinistra “deve ritrovare la capacità della connessione, perché una certa politica si è distaccata e dissociata da un sentire ‘popolare’, che è diverso dal populismo”.

Alla domanda se si sentisse più vicino politicamente al Pd o al M5S, Soumahoro ha risposto di sentirsi “vicino a chi mi ha consentito di non rinunciare alle mie idee e ai miei valori”.

“Ho incontrato tutti” ha aggiunto Soumahoro, facendo intendere di non aver ricevuto mai risposte adeguate a ciò che chiedeva.

Il sindacalista, poi, ha raccontato di quando ha incontrato l’allora premier Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia e del Lavoro, Gualtieri e Catalfo, per proporgli l’introduzione di una patente del cibo. “Questa sua proposta la trovo geniale” è stata la risposta dell’allora presidente del Consiglio, ma “quella proposta è rimasta lì nel momento in cui me ne sono andato”.

Proprio sulla patente del cibo, Soumahoro spiega che “serve a dare un gusto etico a ciò che noi mangiamo. La patente del cibo dà dignità e dà diritto e deve essere garantito a tutte e a tutti”.

Sul ministro del Lavoro Orlando, infine, il sindacalista spiega di averlo incontrato di recente per discutere del tema dei braccianti.

“Resto dell’idea che bisogna impegnarsi di più – è stato il suo giudizio – cerchiamo di avere come agenda l’articolo 3 della nostra Carta Costituzionale”.

TPI FEST 2022

La festa di The Post Internazionale quest’anno sbarca a Bologna, da giovedì 15 a sabato 17 settembre 2022, presso la “Tettoia Nervi“, in piazza Lucio Dalla, nel cuore pulsante dello storico quartiere della Bolognina.

Tre serate, tre temi diversi: 1. L’agenda sociale del Paese; 2. La Destra al potere?; 3. Una nuova visione del mondo. Il tutto a pochissimi giorni dalle elezioni politiche del 25 settembre. Un importante momento per confrontarsi sulle idee.

Numerosi gli ospiti: dall’ex segretario del Pd Nicola Zingaretti al leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, dal governatore dell’Emila-Romagna Stefano Bonaccini all’ex sindaco di Torino Chiara Appendino.

Lo slogan del TPI Fest è: Fatti un’idea. La tua. La manifestazione culturale è patrocinata dal Comune di Bologna ed è libera e ad ingresso gratuito. L’evento è anche l’occasione per festeggiare insieme il primo anniversario della nascita del nostro settimanale The Post Internazionale.

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