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    Migranti: il Tar sospende l’ordinanza di Musumeci. Il governatore della Sicilia: “No passi indietro su nostra competenza”

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 27 Ago. 2020 alle 18:27 Aggiornato il 27 Ago. 2020 alle 18:51

    Migranti: Tar sospende ordinanza del governatore Sicilia Musumeci

    Il Tar sospende l’ordinanza con la quale il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, ha disposto lo sgombero degli hotspot e dei centri di accoglienza dei migranti sull’isola. Secondo il Tar le decisioni del governatore siciliano “involvono e impattano in modo decisivo sull’organizzazione e la gestione del fenomeno migratorio nel territorio italiano, che rientra pacificamente nell’ambito della competenza esclusiva dello Stato ai sensi dell’art. 117 della Costituzione” e “sono certamente idonee a produrre effetti rilevanti anche nelle altre regioni e, quindi, sull’intero territorio nazionale, nel quale dovrebbero essere trasferiti, nell’arco delle 48 ore decorrenti dalla pubblicazione dell’ordinanza, i migranti allo stato ospitati negli hotspot e nei centri di accoglienza insistenti sul territorio regionale”.

    Il ricorso al Tar era stato presentato dal governo lo scorso 25 agosto perché, nonostante il riferimento a motivazioni sanitarie, l’ordinanza interferiva “direttamente con la gestione del fenomeno migratorio” che resta “di stretta ed esclusiva competenza dello Stato”. Non solo, secondo Palazzo Chigi, l’ordinanza, qualora applicata, produrrebbe “effetti diretti a carico di altre Regioni”. L’ordinanza firmata dal governatore della Sicilia Musumeci e valida fino al 10 settembre prevedeva il “divieto di ingresso, transito e sosta” nella Regione per “ogni migrante che raggiunga le coste siciliane con imbarcazioni di grandi e piccole dimensioni, comprese quelle delle Ong”. “La Sicilia – aveva dichiarato Musumeci poche ore prima di firmare l’ordinanza – non può continuare a subire questa invasione di migranti. Tra poche ore sarà sul mio tavolo l’ordinanza con cui dispongo lo sgombero di tutti gli hotspot e dei centri di accoglienza esistenti. Si attivi un ponte-aereo immediatamente e si liberi la Sicilia da queste vergognose strutture, iniziando da Lampedusa”.

    Musumeci: “No passi indietro su nostra competenza”

    Subito dopo la decisione del Tar è arrivata la replica del governatore Nello Musumeci: “Quella adottata dal magistrato del Tar di Palermo è una decisione cautelare che non condividiamo e che è stata assunta senza neppure ascoltare la Regione, come può essere concesso a richiesta della parte e come noi abbiamo formalmente chiesto, non avendo potuto depositare le nostre difese. Tuttavia, se in pochi giorni sono stati trasferiti oltre 800 migranti è la dimostrazione che serve denunciare il problema ad alta voce. Sulla nostra competenza in materia sanitaria non faremo un solo passo indietro”.

    Il governatore della Sicilia ha poi aggiunto: “Martedì mattina sarà a Lampedusa la nostra task force e nei giorni successivi saranno verificati accuratamente gli oltre 40 centri di accoglienza che sono censiti in Sicilia. È una battaglia di civiltà dalla quale non ci possiamo esimere. Al governo di Roma chiedo ancora una volta di proclamare lo stato di emergenza su Lampedusa e di esercitare nei fatti le competenze che rivendica. Altrimenti sono solo chiacchiere e i problemi restano tutti sulle spalle e sulla pelle dei siciliani”.

    Notizia in aggiornamento

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