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    Manifestazione delle Sardine a Parma: dove, quando, a che ora

    Di Anton Filippo Ferrari
    Pubblicato il 25 Nov. 2019 alle 12:40 Aggiornato il 25 Nov. 2019 alle 20:00

    Il movimento delle sardine in piazza a Parma: data, ora, luogo e ideatori della manifestazione

    SARDINE PARMA – Oggi, lunedì 25 novembre 2019, alle ore 19 le sardine scendono in piazza a Parma al grido di “Parma Non si lega”. Dopo Bologna, Modena, Reggio Emilia e Rimini, i manifestanti hanno deciso di “invadere” pacificamente un’altra città emiliana per un altro flash mob contro la Lega e il suo leader Matteo Salvini. La scelta è ricaduta sulla centralissima Piazza Duomo che dovrebbe accogliere migliaia di manifestanti.

    LA DIRETTA STREAMING DELLA MANIFESTAZIONE

    Nelle ultime settimane le sardine hanno organizzato presidi, sempre partecipati da migliaia di persone, nelle piazze di tantissime città dell’Emilia Romagna. I presidi, nati per contrastare la presenza del leader della Lega Matteo Salvini, si sono allargati di piazza in piazza, di città in città. Nel caso di Parma si tratta di una manifestazione slegata dalla presenza dell’ex Ministro dell’Interno.

    L’evento di Facebook, promosso da tre giovani studenti di Parma, sta raccogliendo tantissime adesioni. Riuscirà il flash mob ad eguagliare, se non superare, le presenze delle manifestazioni precedenti? Vedremo se Parma sarà all’altezza delle altre città e soprattutto quale sarà la composizione del presidio di piazza Duomo che farà un saluto simbolico alla manifestazione contro la violenza sulle donne.

    DOVE VEDERE LA MANIFESTAZIONE IN STREAMING

    Come arrivare a Piazza Duomo a Parma

    La manifestazione, come detto, andrà in scena a Parma, in Piazza Duomo, a partire dalle ore 19. Come raggiungere il luogo del flash mob? Di seguito tutte le informazioni:

    IN AUTO
    IN TRENO

    Sardine, i tre ideatori della manifestazione di Parma

    Ad ideare l’evento, come detto sono stati tre ragazzi di Parma: Joy Temiloluwa Olayanju, Martino Bernuzzi e Francesco Martino. Tutti giovanissimi: Francesco compirà 18 anni il 25 gennaio, il giorno prima delle elezioni Regionali in Emilia Romagna. Martino il 4 gennaio. Già maggiorenne Joy Temiloluwa Olayanju. Compagni di scuola al liceo Marconi a Parma.

    “È stata una iniziativa spontanea, nata parlandone a scuola sull’onda di quello che era successo a Bologna in piazza Maggiore – le parole di Francesco e Martino a La Repubblica -. Abbiamo sentito l’urgenza di fare qualcosa anche nella nostra città. Ci abbiamo voluto provare”.

    “Ci ritroveremo tutte e tutti anche in assenza di una manifestazione leghista nella nostra città, per dimostrare, dopo Bologna, dopo Modena, e tra poco Reggio Emilia, che anche Parma Non si lega – hanno aggiunto -. Nessuna bandiera, nessun insulto e nessun partito. Sentiamo l’esigenza di reagire contro la campagna politica fondata sull’odio e sulla discriminazione portata avanti da alcuni movimenti politici”.

    “Abbiamo preso contatti con i ragazzi di Bologna. Li abbiamo invitati a Parma. Ci piacerebbe continuare a mantenere un legame ma al tempo stesso vogliamo che resti lo spontaneismo da cui tutto è iniziato”.

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    Perchè le sardine si chiamano così?

    Come ha spiegato a TPI l’ideatore del primo flash mob a Bologna, il 32enne Mattia Santori, l’immagine delle sardine, che oggi scenderanno in piazza a Parma, è venuta in mente a lui e agli altri tre organizzatori – Andrea Garreffa, Giulia Trappoloni e Roberto Morotti – perché l’obiettivo era proprio quello di essere tantissimi, così tanti da stare “stretti come sardine”.

    “L’ultima volta Salvini a Bologna aveva detto di aver portato 100mila persone in piazza, e riprendendo questa parte della nostra storia abbiamo deciso che, visto che il palazzetto dello sport contiene massimo 5.500 persone, il nostro evento doveva attirarne almeno 6mila”, ha spiegato Mattia.

    “Quando abbiamo misurato il marciapiede rialzato al centro di piazza Maggiore, il crescentone (il cui nome s’ispira alla focaccia tipica di Bologna, la crescenza, ndr) abbiamo calcolato che mettendo in un metro quadrato quattro persone e riempendo il crescentone stretti come sardine avremmo vinto facilmente la battaglia”, ha rivelato il ragazzo.

    Ma dietro il simbolo delle sardine c’è anche altro. Gli ideatori hanno chiesto ai partecipanti di disegnare le sardine su cartoni e di recarsi con le proprie creazioni in piazza per stimolare la creatività e riunire i bolognesi all’insegna dell’arte. Per diffondere, insomma, un messaggio innovativo e lontano dalla retorica populista o dall’odio social.

    Le sardine sono pesci “piccoli e indifesi” che però si spostano insieme e in modo compatto, creando “una massa di persone più forti di un uomo al comando”.

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