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    Salvini: “Raggi indagata da anni, ma al suo posto”

    Di Futura D'Aprile
    Pubblicato il 8 Mag. 2019 alle 16:05

    “Prendo atto del fatto che la Raggi è indagata da anni ed è al suo posto”, ha commentato il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

    “I nostri candidati sono specchiati. Se ci sono colpe di serie A e colpe di serie B, presunti colpevoli di serie A e di serie B…. a casa mia se uno vale uno, inchiesta vale inchiesta”.

    Le parole del leader della Lega fanno riferimento al caso dell’ex sottosegretario Siri, che l’8 maggio ha visto le sue deleghe revocate dal premier Conte alla fine del Consiglio dei ministri tenutosi nella mattina.

    Il caso Siri: un riassunto di quello che è successo dopo che il sottosegretario leghista è stato indagato per corruzione

    “Noi abbiamo nessun problema, la questione morale riguarda altri. Mi dispiace che qualcuno si stia sporcando la bocca su Attilio Fontana“, ha aggiunto riferendosi allo scandalo che ha travolto tra gli altri il presidente della Regione Lomabrdia.

    Un commento che arriva in un momento molto delicato nelle relazioni tra gli alleati di Governo a causa del caso Siri. Il ministro dell’Intero infatti ha sempre difeso il sottosegretario in quota Lega, mentre i 5 Stelle ne avevano chiesto fin da subito le dimissioni facendo leva su una “questione morale”.

    Non è neanche la prima volta che il ministro dell’Interno lancia un affondo contro la sindaca di Roma. Nei mesi passati si era assistito ad uno scambio di battute tra il leader della Lega e la prima cittadina pentastellata sulle condizioni in cui versa la Capitale.

    Salvini aveva accusato la sindaca di non aver saputo gestire correttamente la città chiamata ad amministrare, puntando il dito contro le condizioni di Roma a partire dalle buche fino ai problemi legati alla nettezza urbana.

    Accuse a cui Raggi aveva risposto invitando il ministro dell’Interno ad occuparsi “della sicurezza”. “Visti i fatti di cronaca di questi giorni mi sembra di poter dire che non manchi il da farsi. A ognuno il suo lavoro. Parla di tutto in tutte le TV ma mi sembra che non passi mai ai fatti”.

    Lo scontro era via via degenerato e si era acuito dopo la notizia che la sindaca avrebbe fatto pressioni sui dirigenti di Ama per determinare la “chiusura del bilancio dell’Ama in passivo, mediante lo storno dei crediti per i servizi cimiteriali”.

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