Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:26
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Referendum sulla Cannabis, parte la raccolta firme per la legalizzazione

Immagine di copertina
Credit: EPA/Mauricio Duenas Castaneda

Parte la raccolta delle firme per il referendum sulla Cannabis. È stato depositato alla Cassazione un quesito che propone di intervenire sia sul piano della rilevanza penale sia su quello delle sanzioni amministrative per quanto riguarda la cannabis.

A proporlo, e depositarlo in Cassazione lo scorso 7 settembre, esperti, giuristi e militanti, da sempre impegnati contro il proibizionismo, coordinati dalle Associazioni Luca Coscioni, Meglio Legale, Forum Droghe, Antigone, Società della Ragione. Alla proposta partecipano anche rappresentanti dei partiti +Europa, Possibile e Radicali italiani.

Parte dunque la raccolta firme, da completare in soli 20 giorni in quanto, come previsto dalla legge, le firme vanno raccolte dall’1 gennaio al 30 settembre dello stesso anno: sarà possibile sul sito www.referendumcannabis.it grazie alla firma digitale, una possibilità unica per la pratica della democrazia diretta per via telematica. I promotori si appellano al Governo perché non vi siano discriminazioni circa la possibilità di consegna delle firme certificate entro il 30 ottobre, come per gli altri referendum presentati in Cassazione prima del 15 giugno.

“Quello della coltivazione, vendita e consumo di cannabis è una delle questioni sociali più importanti nel nostro Paese. Un tema che attraversa la giustizia, la salute pubblica, la sicurezza, la possibilità di impresa, la ricerca scientifica, le libertà individuali e, soprattutto, la lotta alle mafie. Sono 6 milioni i consumatori di cannabis in Italia, tra questi anche moltissimi pazienti spesso lasciati soli dallo Stato nell’impossibilità di ricevere la terapia, nonostante la regolare prescrizione. Questi italiani hanno oggi due sole scelte: finanziare il mercato criminale nelle piazze di spaccio o coltivare cannabis a casa rischiando fino a 6 anni di carcere. Un dibattito che non può più essere rimandato e deve essere affrontato con ogni strumento democratico”, si legge in una nota del promotori.

Ti potrebbe interessare
Politica / L’avvertimento di Loretta Napoleoni a TPI: “Benvenuti nell’era del tecnocapitalismo”
Politica / Carraro e gli altri: la folle corsa alla presidenza del Coni
Opinioni / I referendum hanno perso da tempo la loro funzione: è ora di ripensarli
Ti potrebbe interessare
Politica / L’avvertimento di Loretta Napoleoni a TPI: “Benvenuti nell’era del tecnocapitalismo”
Politica / Carraro e gli altri: la folle corsa alla presidenza del Coni
Opinioni / I referendum hanno perso da tempo la loro funzione: è ora di ripensarli
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Opinioni / All’Italia serve una strategia per abbassare le bollette (di A. Corrado)
Politica / “Proteggere il futuro”: un estratto del nuovo libro di Luca Del Fabbro
Politica / “Proteggere il futuro”, il nuovo libro di Luca Del Fabbro: una guida per governare il cambiamento
Opinioni / Referendum: ecco perché ha vinto il progetto di Silvio Berlusconi (di R. Parodi)
Politica / Referendum 2025, quorum non raggiunto: affluenza sotto il 30%. Fazzolari: "Governo ne esce più rafforzato". Tajani: "Cambiare legge"
Politica / L'omaggio al film di Paola Cortellesi nello spot a favore del Sì al referendum sulla cittadinanza