Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:59
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Qui Radio Colle, Quirinale preoccupato dallo scontro Conte-Grillo: “Draghi non ha un interlocutore nel M5S”

Immagine di copertina

La notizia è di quelle destinate a non passare inosservate: anche al Quirinale in queste ore hanno acceso un “faro” sulla crisi del Movimento 5 Stelle. Insomma, in attesa di conoscere quale e soprattutto quando sarà messa la parola fine alla telenovela grillina, al Colle ci si comincia a preoccupare sulle possibili ripercussioni che potrebbe avere per il Governo.

Ripercussioni che, secondo i ragionamenti del Quirinale potrebbero essere di due tipi: rallentare il percorso delle riforme necessarie all’ottenimento dei fondi europei (il Pnrr o Recovery fund) necessari per il rilancio del Paese e l’eccessivo spostamento del baricentro dell’esecutivo verso destra svuotandolo di quella caratteristica istituzionale e super partes rispetto ai Partiti che sin dall’inizio è sempre stata la matrice del governo guidato da Mario Draghi.

Ma andiamo con ordine: gli impegni presi con l’Europa non si possono rinviare. Tra i principali dossier aperti con Bruxelles ci sono quelli riguardanti la riforma del fisco, della concorrenza e soprattutto quello riguardante la giustizia. Tutti temi estremamente delicati su cui il Governo si è impegnato a fare in fretta.

Ora, secondo il Colle, la crisi dei 5 Stelle rischia di ritardare la “messa in sicurezza” del Paese, rallentando l’iter per l’approvazione delle riforme. Il timore è che la resa dei Conti in casa grillina possa creare non pochi imbarazzi al Governo: “Chi sarà l’interlocutore di Draghi? Grillo, Conte, Di Maio?“.

Ulteriore rischio è che poi il Parlamento diventi la cassa di risonanza per la faida grillina impedendone di fatto i lavori, visto che si tratta dello schieramento di deputati e senatori più ampio della legislatura. Senza considerare poi che tutti i calendari parlamentari sono stati fatti quando Conte era il leader in pectore: ora potrebbero essere stravolti.

C’è poi un’altro aspetto che sta a cuore al Quirinale: che l’esecutivo rimanga “super partes” e non finisca schiacciato sui Partiti (tantomeno dalle loro beghe interne). “Il mandato esplorativo che avevo affidato a Roberto Fico è fallito, per questo conto di formare un governo di alto profilo, non politico”, disse il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nei giorni del conferimento dell’incarico a Mario Draghi.

La soluzione, dunque, era quella di un esecutivo super partes rispetto ai Partiti. Ora però la crisi grillina potrebbe provocare uno sbilanciamento del Governo verso destra: esattamente quello che Mattarella (ma anche Draghi) vorrebbero evitare.

Ti potrebbe interessare
Politica / Effetto Gaza: piazze piene, urne vuote. L’ultimo sondaggio di Youtrend spiega perché
Politica / Perché il 2026 sarà un anno spartiacque per il Governo Meloni
Politica / Il sottosegretario Barachini a TPI: “Le Big Tech usano gli articoli per fare profitti? Allora paghino i giornali”
Ti potrebbe interessare
Politica / Effetto Gaza: piazze piene, urne vuote. L’ultimo sondaggio di Youtrend spiega perché
Politica / Perché il 2026 sarà un anno spartiacque per il Governo Meloni
Politica / Il sottosegretario Barachini a TPI: “Le Big Tech usano gli articoli per fare profitti? Allora paghino i giornali”
Politica / Gasparri a TPI: “Basta col saccheggio digitale di Big Tech. Ma serve una norma Ue”
Politica / “Le Big Tech sono una minaccia per la democrazia”: intervista al prof. Juan De Martin
Cronaca / I bambini della famiglia nel bosco restano in comunità, gli attacchi di Salvini e Roccella ai giudici: “Vergogna”
Politica / I giornalisti palestinesi Mohanna e Selmi sono riusciti ad arrivare in Italia
Politica / Leonardo Maria Del Vecchio compra il 30% de Il Giornale e tratta il Gruppo QN: “Voglio creare un nuovo polo editoriale italiano”
Politica / L’Ue vara un prestito-ponte da 90 miliardi di euro per l’Ucraina: ecco cosa prevede l’accordo del Consiglio Ue
Politica / Il Governo fa marcia indietro: la stretta sulle pensioni esce della manovra