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Il Senato ha votato Sì alla cittadinanza italiana a Patrick Zaki

Immagine di copertina
Patrick Zaki, attivista per i diritti umani, è in carcere in Egitto dal febbraio 2020

Il Senato ha approvato un ordine del giorno che chiede di concedere la cittadinanza italiana a Patrick Zaki, attivista egiziano accusato di propaganda sovversiva detenuto in patria in attesa di processo dal febbraio 2020. L’ordine del giorno è stato approvato oggi, mercoledì 14 aprile 2021, con 208 voti favorevoli, 33 astenuti e nessuno contrario.

L’Aula di Palazzo Madama chiede al Governo anche di impegnarsi a “intraprendere tempestivamente ogni ulteriore iniziativa presso le autorità egiziane per sollecitare l’immediata liberazione” del 29enne, studente iscritto a un master dell’Università di Bologna.

Ad astenersi sono stati i senatori di Fratelli d’Italia. “Siamo convinti che per raggiungere l’obiettivo della sua liberazione la strada da seguire sia quella della diplomazia”, ha spiegato il capogruppo, Alberto Balboni.

L’ordine del giorno – che ha sostituito e accorpato due mozioni presentate al Senato sul caso Zaki – è stato sostenuto da tutti gli altri gruppi parlamentari. Nel chiedere la cittadinanza italiana per l’attivista si fa riferimento, in particolare, al riconoscimento previsto dal secondo comma dell’articolo 9 della Legge 91/1992 per lo straniero che “abbia reso eminenti servizi all’Italia” oppure “quando ricorra un eccezionale interesse dello Stato”. Anche alla Camera è stata presentata una mozione per concedere la cittadinanza italiana a Patrick Zaki.

L’iniziativa parlamentare ha un valore più politico che pratico e ha il fine di intensificare le pressioni sull’Egitto affinché proceda alla scarcerazione di Zaki.

Al Governo viene chiesto anche di valutare “la possibilità dell’utilizzo degli strumenti previsti dalla Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura e altri trattamenti o punizioni crudeli, inumani o degradanti”.

Il Senato auspica anche che l’esecutivo continui “a monitorare, con la presenza in aula della rappresentanza diplomatica italiana al Cairo, lo svolgimento delle udienze processuali a carico di Zaki e le sue condizioni di detenzione” e chiede “di attivarsi, a livello Ue, per sollecitare istituzioni e Stati membri affinché richiedano all’Egitto, e agli altri Paesi in cui persistono diffuse violazioni dei diritti umani, miglioramenti concreti su questo tema e si adoperino altresì per effettuare un monitoraggio rafforzato sulle questioni più critiche in materia nel Paese”.

Sulla piattaforma online Change.org, intanto, la petizione per concedere la cittadinanza italiana a Patrick Zaki ha superato le 200mila firme, a conferma di quanto la vicenda sia tenuta in considerazione dall’opinione pubblica.

Due giorni fa, lunedì 12 aprile, Zaki ha ricevuto la visita in carcere della sua fidanzata, che ha detto di averlo trovato tutto sommato in buone condizioni di salute: l’attivista ha regalato alla ragazza una copia del libro Cent’anni di solitudine, di Gabriel Garcia Marquez, sulla quale ha appuntato un messaggio per i suoi sostenitori: “Resisto ancora, grazie per il supporto”.

Leggi anche: Il messaggio di Patrick Zaky dal carcere: “Resisto, grazie per il supporto”

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