Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:18
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Il governo frena sull’obbligo vaccinale: Draghi non vuole rompere con Salvini per non perdere il Quirinale

Immagine di copertina

L’estensione del Green Pass alla Pubblica amministrazione, ai lavoratori che sono a contatto con il pubblico ma anche alle imprese. La linea del premier Draghi è ormai decisa ed in queste ore il governo sta mettendo a punto la tempistica. La volontà è di fare tutto con un unico dl per evitare possibili ricorsi. La cabina di regia non è stata ancora convocata ma potrebbe tenersi giovedì, nello stesso giorno del Consiglio dei ministri. Tutto quindi lascia presagire che si arrivi almeno all’allargamento del passaporto sanitario alla pubblica amministrazione e in quei luoghi di lavoro come bar e ristoranti dove i clienti sono già obbligati a mostrarlo.

Sembra scomparso dai radar invece l’obbligo vaccinale. Ufficialmente, dall’entourage della Presidenza del Consiglio fanno sapere che la posizione del premier non è cambiata affatto rispetto all’ormai famoso “doppio si” su Green Pass e obbligo vaccinale. In realtà, se sul Green Pass si sta andando avanti spediti, per quanto riguarda l’obbligo vaccinale a Palazzo Chigi ci sarebbe stata una frenata.

Ovviamente l’idea non è stata riposta nel cassetto però il premier sta attuando in questa fase la strategia del “wait and see”: prima di dire una parola definitiva Mario Draghi attenderà di vedere come andrà con l’estensione del Green Pass.

La deadline di Palazzo Chigi è fissata ad ottobre: se entro questa data non verrà raggiunga l’immunità di gregge allora (e soltanto allora) potrebbe scattare l’obbligo vaccinale per tutti i cittadini italiani.

Per il momento, dunque, Mario Draghi preferisce agire con prudenza e c’è anche una ragione politica che lo spinge a farlo: Matteo Salvini. A palazzo Chigi vogliono evitare di metterlo con le spalle al muro in un momento in cui è già indebolito di suo.

Il motivo? Lo spiega un parlamentare di lungo corso, uno di quelli abituati a fare la spola sull’asse palazzo Chigi-Quirinale: “Non vuole rompere con Salvini perché altrimenti anziché un governo di unità nazionale ci troveremmo di fronte ad un Conte III e poi Salvini è l’unico che finora lo sta sostenendo convintamente per la corsa al Colle”. Piaccia o no i destini del Quirinale sono intimamente connessi con i destini del governo.

Ti potrebbe interessare
Politica / Festa dell’Europa 2025: Fondazione Omri il 19 maggio a Bruxelles nel segno di Mazzini e dei valori fondativi Unione
Politica / L’appello ai giovani di Pier Luigi Bersani su TPI: “Ribellarsi è giusto, anche da soli”
Politica / Nordio: “Il braccialetto elettronico dà l’alert, ma sono le donne a dover trovare rifugio”
Ti potrebbe interessare
Politica / Festa dell’Europa 2025: Fondazione Omri il 19 maggio a Bruxelles nel segno di Mazzini e dei valori fondativi Unione
Politica / L’appello ai giovani di Pier Luigi Bersani su TPI: “Ribellarsi è giusto, anche da soli”
Politica / Nordio: “Il braccialetto elettronico dà l’alert, ma sono le donne a dover trovare rifugio”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Politica / Tajani al vertice Nato: “L’Italia ha raggiunto il 2% del Pil in spese per la difesa”
Politica / Giorgia Meloni ammette: “La situazione umanitaria a Gaza è sempre più ingiustificabile”
Politica / Amministrative: chi sono gli 8 candidati sostenuti dalla campagna “Facciamo eleggere”
Politica / “Energia e infrastrutture: il modello pubblico e privato”. L’evento finale Scuola Politica “Vivere nella Comunità”
Politica / "L'Italia è il paese che amo": la frase di Berlusconi diventa uno spot a favore del Sì al referendum
Politica / Geppi Cucciari al ministro Giuli: "I suoi discorsi ascoltati al contrario spesso migliorano"