Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Politica
  • Home » Politica

    Draghi nomina sottosegretario al Viminale l’uomo dei decreti sicurezza: il leghista Nicola Molteni

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 25 Feb. 2021 alle 11:56 Aggiornato il 25 Feb. 2021 alle 17:34

    Draghi nomina sottosegretario al Viminale l’uomo dei decreti sicurezza: il leghista Nicola Molteni

    Tra i 39 sottosegretari nominati ieri dal governo di Mario Draghi c’è anche Nicola Molteni, parlamentare della Lega che torna al ministero dell’Interno dopo aver ricoperto la stessa carica quando al Viminale c’era Matteo Salvini. Da sottosegretario aveva lavorato insieme al leader del Carroccio alla stesura dei decreti immigrazione e sicurezza, di cui è considerato il padre, motivo per cui i dem avevano posto il veto sul suo nome per affiancare Luciana Lamorgese.

    Ma, insieme a Ivan Scalfarotto di Italia Viva e Carlo Sibilia del M5S, Draghi al Viminale ha nominato proprio il leghista, fortemente voluto da Salvini in quanto suo fedelissimo. Molteni ha sempre difeso con orgoglio le misure bandiera del Carroccio: “Bisogna elogiare e ringraziare Salvini per aver difeso le frontiere e la dignità dei cittadini”, diceva dei decreti sicurezza.

    E per questo ha sempre duramente attaccato le modifiche apportate dalla maggioranza Pd-M5S, che ripristinano il sistema di accoglienza diffusa dei migranti nei comuni (l’ex sistema Sprar), prevedono il rilascio del permesso di soggiorno per protezione speciale e ridimensionano le multe alle navi Ong di ricerca e soccorso, diventate legge con l’approvazione definitiva in Senato a dicembre 2020.

    Ma durante la discussione in Aula a Montecitorio, Molteni ha definito la versione del Pd “decreto invasione, decreto clandestini, un inno e manifesto alla clandestinità” per giustificare il suo no. E ha più volte criticato la stessa ministra Lamorgese. “Il governo e la maggioranza hanno solo un’ossessione: cancellare Salvini, i decreti Salvini e tutelare i diritti dei migranti”, affermava.

    Ora la maggioranza è cambiata, e sebbene l’ingresso nel governo Draghi dovrebbe segnare la svolta europeista della Lega anche sul tema migranti – Salvini ha dichiarato di volersi attenere “alle normative europee” e lo stesso Molteni nella discussione per la fiducia alla Camera si è detto d’accordo con Draghi sull’importanza di approvare il patto immigrazione e asilo dell’Ue – l’incarico di governo rappresenta una vittoria per il partito.

    La sicurezza è da sempre il nodo centrale della propaganda del Carroccio, e Molteni prenderà il posto del viceministro dem autore delle modifiche ai decreti sicurezza, Matteo Mauri: una perdita significativa per il Pd. Di certo il suo lavoro dipenderà dalle deleghe che Lamorgese affiderà ai tre viceministri, ma il leghista sarà l’antenna di Salvini sull’operato del dicastero. Un ritorno “dalla finestra” del Viminale dopo che il leader della Lega era uscito dalla porta ad agosto 2019.

    Leggi anche: 1. Governo Draghi: l’elenco completo dei sottosegretari e viceministri 2. Ecco cosa si nasconde dietro la svolta della Lega su Draghi: qual è il vero obiettivo di Matteo Salvini 3. L’impegno di Draghi per i più svantaggiati riguarda donne e giovani. Ma non i migranti
    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version