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    Il Decreto Scuola è legge: approvato alla Camera con 245 voti a favore

    Lucia Azzolina, ministro dell'istruzione, mentre si reca a palazzo Chigi per un vertice sulla scuola, Roma 4 giugno 2020. ANSA/FABIO FRUSTACI
    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 6 Giu. 2020 alle 06:58 Aggiornato il 6 Giu. 2020 alle 11:53

    Decreto Scuola, il voto finale alla Camera

    Via libera definitivo della Camera al decreto Scuola. I voti favorevoli sono 245, i contrari 122, nessun astenuto. Il decreto diventa legge. Hanno votato a favore le forze di maggioranza, hanno votato contro le opposizioni. Il via libera arriva dopo circa due giorni di seduta ‘fiume’, con l’ostruzionismo di FdI e Lega e le proteste messe in atto ieri sera in Aula dai leghisti, che hanno srotolato uno striscione con su scritto “Azzolina bocciata”. Era slittato ad oggi, sabato 6 giugno, il voto finale per la conversione in legge del dl Scuola dopo il caos di ieri in Aula alla Camera e l’ostruzionismo di Lega e Fratelli d’Italia. Qui abbiamo spiegato cosa prevede il decreto Scuola.

    Dl Scuola, cosa è successo ieri

    Da ieri si susseguono decine di interventi in dichiarazione di voto da parte dei parlamentari dell’opposizione (FdI e Lega in particolare), che hanno portato a un’altra seduta in notturna, la seconda consecutiva dopo quella di ieri notte. Il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, è stata duramente contestata dal centrodestra per “l’assenza prolungata”, per poi “farsi vedere solo nel tardo pomeriggio”, è l’accusa delle opposizioni. Nella serata di ieri la Lega ha srotolato uno striscione con su scritto “Azzolina bocciata” e intonato cori al grido di “vergogna, vergogna”. Dopo la bagarre, con un duro scontro tra leghisti e Pd, la seduta è stata sospesa.

    Le opposizioni criticano il decreto nel merito, ma anche nel metodo: nessuna “nostra proposta di modifica è stata accolta”, sostengono i parlamentari. La mediazione tentata dalla maggioranza col centrodestra sembra intanto essere fallita, e le richieste di Lega e FdI vengono bollati come “ricatti” da parte di “irresponsabili”. La tesi è che, se il decreto non venisse convertito in legge per tempo, sarebbero a rischio le assunzioni degli insegnanti precari e gli esami di maturità.

    Leggi anche: 1. Decreto Scuola, dall’esame di maturità al concorso per l’assunzione dei precari: cosa prevede il testo; 2. Azzolina a TPI: “Nelle scuole 70 milioni di euro per comprare i tablet ai ragazzi che non li hanno”/3. Scuola, i docenti precari a TPI: “La Azzolina ha bandito un concorso-truffa che moltiplica il precariato. E che ci mette in pericolo” /4. Alla scuola serve il concorso, non le “grandi infornate” (di L. Telese)

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