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    Omotransfobia, la destra non si arrende: pronto il testo “anti-Zan” per affossare la legge

    Di Marta Vigneri
    Pubblicato il 18 Mag. 2021 alle 12:49 Aggiornato il 18 Mag. 2021 alle 14:10

    Omotransfobia, la destra non si arrende: pronto il testo “anti-Zan” per affossare la legge

    La senatrice di Forza Italia Licia Ronzulli presenteranno in Commissione Giustizia una proposta alternativa al Ddl Zan insieme al leader della Lega Matteo Salvini e ai centristi Paola Binetti e Gaetano Quagliariello. Il Pd e il M5S credevano di averla spuntata quando durante la discussione del disegno di legge in Commissione Giustizia non erano state affiancate altre proposte al testo principale come minacciato da Lega e Fratelli d’Italia, ma in occasione della nuova riunione in programma oggi il centrodestra vuole proporre, in tre articoli, di inasprire le pene per le discriminazioni “per etnia, credo religioso, nazionalità, sesso, orientamento sessuale, età e disabilità” cancellando il “genere”, di intervenire sull’articolo 61 del codice penale e di estendere anche all’età il raggio d’azione.

    Il fronte conservatore chiede che la nuova proposta venga abbinata a quella elaborata dal deputato dem Alessandro Zan, già approvata a novembre dalla Camera e su cui il centrosinistra sta conducendo la battaglia per accelerare l’iter legislativo rallentato in Senato. “Se ne potrebbe magari fare un testo unico”, ha dichiarato Ronzulli secondo quanto riporta Repubblica, ma questo affosserebbe il cuore del disegno.

    “Di certo a norma del regolamento del Senato l’abbinamento è previsto”, ha detto il leghista Simone Pillon, che nella riunione in commissione Giustizia di oggi è pronto a dare battaglia. “Sì a una legge che introduce pene più severe per le discriminazioni come quella presentata dalla Lega e dal centrodestra… ma no a una legge che introduce bavaglio e carcere per le idee”, ha ribadito Salvini su Twitter.

    E anche il presidente della Commissione Giustizia, il leghista Andrea Ostellari, che ha ritardato per mesi la calendarizzazione della discussione del disegno di legge, punta a mettere insieme i due testi. “Chiederemo di votare e ci conteremo”, ha annunciato per tutta risposta il dem Franco Mirabelli. A fargli eco il renziano Giuseppe Cucca per cui “il testo base è lo Zan”, la dem Monica Cirinnà e la pentastellata Alessandra Maiorino, che chiedono di accelerare. “Se la commissione diventa un pantano, dobbiamo tenerci la carta di portare il ddl Zan in aula direttamente”, ha affermato.

    Ma il processo rischia di essere bloccato anche in Aula dalle oltre 200 richieste di audizioni presentate da esperti ed associazioni e dalla possibilità che il Carroccio depositi milioni di emendamenti al disegno di legge, che introduce il reato di istigazione all’odio in base al genere, all’identità di genere, all’orientamento sessuale o alla disabilità, con aggravanti per chi commette reati contro le persone in base alla loro omosessualità o transessualità, . In occasione della giornata mondiale contro l’omotransfobia celebrata ieri, il segretario Enrico Letta ha assicurato il massimo impegno da parte del Pd per fare approvare la bozza che – stando a quanto rivelato da un sondaggio condotto da BiDiMedia – anche secondo il 60 per cento degli italiani dovrebbe diventare legge.

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