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    Crisi di governo, Conte tenta di convincere i “responsabili” ancora dubbiosi: “Il nuovo gruppo diventerà un partito”

    Credit: Ansa
    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 15 Gen. 2021 alle 08:42

    Crisi di governo, Conte ai responsabili: “Il nuovo gruppo diventerà un partito”

    Il nuovo gruppo parlamentare formato dai “responsabili”, i quali dovrebbero garantire la sopravvivenza del Conte bis e risolvere così la crisi di governo (qui le ultime notizie) aperta dopo le dimissioni delle ministre di Italia Viva, diventerà un partito.

    È quanto avrebbe assicurato, secondo un retroscena del Corriere della Sera, il premier Conte a quei senatori che nutrono ancora dei dubbi nel votare la fiducia ed entrare, quindi, a far parte della maggioranza.

    “Un grande progetto politico, europeista, liberale e ambientalista, in contrasto totale con le idee sovraniste di Salvini e Meloni”: è questo quello a cui starebbe lavorando Conte per raccogliere quelli che lui preferisce chiamare “costruttori” più che “responsabili”.

    Chi lo affianca in queste ore, definisce il presidente del Consiglio “tranquillissimo” e convinto di poter vincere la sfida in Aula, mettendo in un angolo, così, colui che avrebbe voluto mandarlo via da Palazzo Chigi: Matteo Renzi.

    Proprio in queste ore, il premier sta scrivendo “un discorso alto”, con il quale intende convincere il Parlamento a rinnovargli ancora la fiducia per il bene del Paese e delle tante sfide che l’Italia si troverà ad affrontare da qui ai prossimi anni.

    Matteo Renzi sarà nel mirino, ma forse con toni meno decisi rispetto al discorso con il quale Conte umiliò Matteo Salvini nell’agosto del 2020.

    “Ci sono dei momenti in cui le sfide sono così difficili e impegnative che non c’è spazio per il grigio, ma diventa tutto bianco o nero” è il pensiero di Conte, secondo cui: “Decidere di essere costruttori in questa fase politica significa fare una chiara scelta per il bene del Paese”.

    Conte si gioca tutto in Aula, consapevole che, in caso di sfiducia, difficilmente potrebbe riottenere un incarico. Ma a quel punto scatterà il piano b: elezioni anticipate con il suo partito di “responsabili”, o “costruttori” che dir si voglia, che potrebbe chiamarsi “Insieme”.

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