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    Coronavirus, riaperture saranno lente e scaglionate: ultimi bar e discoteche. Controlli serrati per Pasqua

    Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Credit: ANSA/Filippo Attili

    Per il ritorno alla normalità serviranno settimane, rimarranno in vigore misure molto stringenti per chi torna dall’estero

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 29 Mar. 2020 alle 09:39 Aggiornato il 29 Mar. 2020 alle 09:41

    Coronavirus, riaperture saranno lente e scaglionate: ultimi bar e discoteche. Controlli serrati per Pasqua

    L’annuncio ufficiale – confermato dal premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa di ieri sera – è riguarda finora solo la proroga della chiusura delle scuole. “Ad oggi non abbiamo ancora tutti i dati” per valutare il rinnovo delle misure di limitazione degli spostamenti e chiusura delle attività, ha spiegato il presidente del Consiglio. “Ci confronteremo a inizio settimana con gli esperti e confidiamo che ci portino buone notizie”. Tuttavia, già da ieri circolano anticipazioni secondo le quali il governo valuta l’ipotesi di una proroga delle misure contro il Coronavirus per altre due settimane, con deroghe minime, fino al 18 aprile. Se l’ipotesi sarà confermata, cosa accadrà dopo questa data? Ci saranno riaperture?

    La ripresa delle attività sarà lenta e graduale, secondo quanto anticipato in un articolo del Corriere della Sera firmato da Fiorenza Sarzanini. Nessun allentamento delle restrizioni in occasione della Pasqua, che secondo il comitato tecnico scientifico “dovrà essere all’insegna della distanza”. In quei giorni le misure resteranno in vigore e saranno intensificati i controlli. I criteri per la riapertura saranno discussi soltanto dopo il nuovo blocco di 15 giorni, ma la condizione primaria rimane quella che R0 (erre-zero), ovvero l’indice di contagiosità, sia inferiore a 1. Questo vuol dire che un positivo infetta meno di una persona. Resteranno in vigore anche successivamente alcuni divieti e limitazioni per evitare che la circolazione degli asintomatici possa far risalire il numero dei contagi.

    Le prime a tornare in attività (forse già dopo il 12 aprile) saranno probabilmente le aziende che fanno parte della filiera alimentare e farmaceutica, mentre gli ultimi ad aprire saranno i locali come discoteche, i bar, i pub, i cinema e i teatri (dove è maggiore la possibilità di un contatto tra persone), ma anche ristoranti, palestre e piscine. È possibile che si consentano le riaperture di alcuni negozi, ma dovrà sempre essere rispettata la distanza di un metro indicata per ridurre il rischio di contagio da Coronavirus.

    Per parrucchieri e centri estetici, dove c’è il contatto diretto con il cliente, la scelta sarà fortemente influenzata dall’andamento dei contagi. Fino alla fine dell’epidemia resteranno in vigore misure molto stringenti per chi torna dall’estero, dopo la stretta ulteriore decisa ieri. Sospesi a tempo indeterminato, infine, gli eventi pubblici dove non è possibile controllare il rispetto della distanza tra le persone.

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