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    Coronavirus, nuovo decreto del Governo: 20mila assunzioni in Sanità, nuovi macchinari per gli ospedali e i prefetti potranno requisire gli alberghi

    Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Credit: ANSA/ANGELO CARCONI
    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 7 Mar. 2020 alle 10:56 Aggiornato il 9 Mar. 2020 alle 13:56

    Coronavirus, decreto emergenza del Governo: cosa prevede

    Nella serata di venerdì 6 marzo il Governo ha varato un nuovo decreto per l’emergenza Coronavirus in Italia. Il provvedimento prevede misure per l’assunzione di personale sanitario e per l’acquisto di nuovi macchinari per gli ospedali e restrizioni all’attività giudiziaria, ma in esso – come rivelato da TPI – sono contenute anche norme che nulla hanno a che vedere con l’epidemia di Covid-19. Di seguito vediamo quali sono le novità principali introdotte dal decreto.

    Decreto Coronavirus: nuove assunzioni

    Il decreto del Governo dà il via libera all’assunzione di 20mila persone nel comparto sanitario, di cui 5mila medici specialisti, 10mila infermieri e 5mila operatori sociosanitari. Considerato che l’emergenza Coronavirus richiede un grande sforzo alle strutture sanitarie, vengono rese più facili le procedure per arruolare nuovo personale (sia specialisti sia semplici addetti) e viene consentita anche l’immissione in corsia di medici solo laureati che non abbiano ancora conseguito la specializzazione (da inserire tuttavia solo per le mansioni opportune sulla base delle competenze).

     

    Decreto Coronavirus: nuove attrezzature per gli ospedali

    L’emergenza Coronavirus sblocca anche la possibilità per le strutture sanitarie di acquistare immediatamente macchine e apparecchiature necessarie per potenziare del 50 per cento i posti in terapia intensiva sul territorio nazionale.  Il decreto consente la riorganizzazione degli ospedali sulla base di accordi con strutture private convenzionate e non. Le Regioni e le singole aziende sanitarie, inoltre, potranno – in deroga alle norme vigenti e al codice degli appalti – costruire o attivare aree sanitarie anche temporanee “sia all’interno che all’esterno di strutture di ricovero, cura, accoglienza e assistenza, pubbliche e private, per la gestione dell’emergenza Covid-19, sino al termine dello stato di emergenza”.

    Decreto Coronavirus: alberghi requisiti

    I prefetti potranno “requisire strutture alberghiere idonee ad ospitare persone in sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario o in permanenza domiciliare” quando il periodo di quarantena non si possa trascorrere a casa.

    Stop ai tribunali

    Nel decreto approvato dal Consiglio dei ministri c’è spazio anche per restrizioni all’attività dei tribunali: da oggi per due settimane “ci sarà la sospensione feriale degli uffici giudiziari”, ha annunciato il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. Dal 23 marzo, poi, sarà possibile per i vertici degli uffici giudiziari rinviare le udienze non urgenti, per le quali bisognerà sentire “le autorità sanitarie e il consiglio dell’ordine degli avvocati del territorio”. Le misure restrittive per l’attività dei tribunali resteranno in vigore fino al 31 maggio.

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