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    Cosa ha detto il premier Conte nel suo discorso di fine anno, punto per punto

    Cosa ha detto il premier Conte nel suo atteso discorso, punto per punto

    Di Clarissa Valia
    Pubblicato il 29 Dic. 2019 alle 18:49

    Conte, il discorso di fine anno punto per punto

    Cosa ha detto il premier Giuseppe Conte nel suo discorso di fine anno? Il presidente del Consiglio ha iniziato il consueto incontro con la stampa ricordando i 29 punti “ambiziosi” del programma di governo: “Davanti a noi c’è una maratona di tre anni”, ha detto. Poi lo sdoppiamento del Miur e la nomina di due nuovi ministri, Lucia Azzolina all’Istruzione, Gaetano Manfredi all’Università e ricerca. Ma non solo. In questo articolo abbiamo raccolto tutte le dichiarazioni del Presidente del Consiglio durante la conferenza stampa di fine anno punto per punto.

    Sdoppiamento del Miur

    Giuseppe Conte ha individuato i successori di Fioramonti. Si tratta dell’attuale sottosegretaria Lucia Azzolina che quindi viene promossa ministro, e si occuperà di scuola, e Gaetano Manfredi, attuale presidente della Crui (la conferenza dei rettori), che guiderà l’Università e la ricerca. Il precedente sdoppiamento del Miur risale al governo Prodi II nel 2006. Con il nuovo governo Berlusconi, del 2008, il Miur si riaccorpò.

    Pa più semplice e digitale

    Conte ha poi parlato degli impegni da realizzare a breve. Il primo è la semplificazione della Pa e la svolta verso il digitale per migliorare i rapporti con cittadini e imprese.

    Processi più veloci e prescrizione

    Velocizzare i processi è uno dei principali obiettivi del Governo giallorosso. “Questo sarà un pilastro del nostro disegno riformatore. Siamo molto ambiziosi, dobbiamo mettere mano alla giustizia tributaria. Il mio obiettivo è quello di ridurre un grado di giudizio, per la giustizia tributaria devono essere sufficienti solo due gradi”, ha detto il premier.

    Il presidente del Consiglio ha poi annunciato che siamo in dirittura d’arrivo sulla riforma del processo penale, nella quale “introdurremo meccanismi di garanzia” per quanto riguarda la riforma della prescrizione: “Su questo obiettivo ci ritroveremo tutti. La prescrizione sospesa alla sentenza di primo grado non è un obbrobrio giuridico – ha aggiunto Conte -, c’è in Germania, c’è in Francia, ma rischieremmo di andare in difficoltà sul piano della garanzia ai diritti dei cittadini senza meccanismi di garanzia per la durata ragionevole del processo”.

    Fisco e lotta all’evasione

    Conte ha poi detto chiaramente che il sistema fiscale va rilanciato, che bisogna semplificare e rimodulare e ridurre le aliquote, per abbassare la pressione fiscale. Da aggredire è il sommerso che il presidente del Consiglio quantifica, secondo vari studi, in circa 100 miliardi di euro. “La rimodulazione dell’Iva non è all’ordine del giorno. Vedremo quanto riusciremo a recuperare dal sommerso con le misure anti-evasione”.

    Infrastrutture

    Sul capitolo infrastrutture, Conte ha affermato che “bisogna lavorare per incrementare le infrastrutture, migliorare e manutenerle in modo efficace: quello che abbiamo osservato fino qua non ci piace. Serve una manutenzione più efficace, ordinaria e straordinaria”.

    Pil e rilancio del Sud

    “Non siamo così velleitari da pensare che porremo fine alla questione meridionale ma se il Sud non riparte il Pil avrà sempre percentuali scarse”, ha detto Giuseppe Conte durante il suo discorso. “Il 34 per cento della spesa pubblica dovrà a priori essere destinato al Sud, è il principio che abbiamo fissato”.

    Su decreti sicurezza recepiremo premure Colle

    Uno dei 29 punti del programma “ambizioso” del Governo è quello di intervenire sui decreti sicurezza, per recepire le premure, le preoccupazioni espresse dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

    Banca Popolare di Bari

    Il premier ha poi parlato della Banca Popolare di Bari, affermando: “Mettiamo in sicurezza i risparmi dei cittadini e un polmone creditizio fondamentale per il territorio, ma in prospettiva non escludiamo una soluzione di mercato. Non è un salvataggio, ma un sostegno dello Stato”, ha detto.

    Reddito di cittadinanza

    Sul Reddito di Cittadinanza, una delle bandiere del Movimento 5 Stelle, Conte ha dichiarato: “La ritengo una misura di cui sono orgoglioso, la rivendico e mi batterò con tutte le mie forze per conservarla. Dobbiamo migliorarla in fase applicativa: è molto efficace per contrastare la povertà assoluta, in 8 mesi abbiamo meno 60 per cento della povertà. Dobbiamo migliorare la prospettiva occupazionale. I centri per l’impiego hanno bisogno di un coordinamento. Non mi rassegnerò – ha proseguito il premier – fino a quando non avremo un progetto di reddito di cittadinanza che non sia solo assistenziale, ma anche per la formazione e la riqualificazione dei lavoratori”.

    Quota 100

    “Quota 100? Torneremo a interrogarci. È chiaro che il modo migliore, come indirizzo politico, è affrontare il tema distinguendo i lavori usuranti da quelli che non lo sono e operare le decisioni conseguenti”.

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