Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:19
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Retroscena TPI: Caso Gregoretti, l’ex M5s De Falco tentato di far saltare il voto in Giunta su Salvini

Immagine di copertina

Se i dodici della maggioranza, escluso Durnwalder, non si dovessero presentare, si potrebbe avere un voto con i 5 leghisti che potrebbero dire "no" alla relazione Gasparri. A decidere l'esito potrebbe essere il senatore Gregorio De Falco

Caso Gregoretti, De Falco tentato di far saltare il voto in Giunta su Salvini

“Sono pronto ad andare in prigione”: è l’ultimo atto di quella che si è trasformata in una vera e propria saga – più che un caso giudiziario – e che ha come suo protagonista il leader della Lega Matteo Salvini. E sue sono proprio queste affermazioni rilasciate a margine di un’iniziativa elettorale della Lega a Comacchio, rispondendo a una domanda sul caso Gregoretti e sul voto previsto per il pomeriggio della Giunta per l’immunità del Senato.

La maggioranza ha fatto di tutto per far slittare il voto in Giunta dopo le regionali del 26 gennaio, per non fornire a Salvini la formidabile arma in campagna elettorale da “vittima di un processo politico”.

Un voto ha però sancito che si sarebbe votato oggi alle 17 grazie alla presidente del Senato Elisabetta Casellati, che si è presentata a votare nonostante l’irritualità della procedura.

A questo punto i senatori della maggioranza avevano deciso di disertare il voto di oggi in Giunta.

Pallottoliere alla mano, se i dodici della maggioranza, escluso Durnwalder, che potrebbe non essere presente oggi in Giunta per motivi personali, non si dovessero presentare, si potrebbe avere un voto con i 5 leghisti che potrebbero dire “no” alla relazione Gasparri (che chiede l’immunità per l’ex ministro degli Interni), a fronte di 5 voti (4 di Fi e uno di Fdi) a favore del “sì”.

Credit: Il voto in Giunta su Salvini e la Gregoretti (Repubblica, 20 gennaio 2020)

A decidere l’esito, dunque, potrebbe essere il senatore Gregorio De Falco. Il comandante ed ex senatore M5s, oggi nel Gruppo Misto, vuole proteggere dallo svilimento la funzione delle istituzioni e, nello specifico, della Giunta per le Immunità, che al momento sarebbe ridotta a mero strumento di propaganda.

Il senatore non vuole legittimare un procedimento che, sarebbe contrario alle norme e in contrasto con la Costituzione.

De Falco dunque potrebbe davvero non partecipare al voto. Essendo determinante, non è da escludere che alla fine intervenga spostando la bilancia da una parte o dall’altra.

E poi si tratta di vedere se la maggioranza giallorossa sarà compatta nel non intervenire alla seduta. E, infine, la Lega terrà davvero fede all’ultima decisione di Salvini o per tattica politica valuterà diversamente.

Se in giunta vince il sì al processo, l’aula prende atto e non vota più, a meno che 20 senatori non presentino un ordine del giorno per chiedere il voto. Se invece prevale il no alla richiesta dei giudici, allora l’aula deve votare di nuovo.

Leggi anche:
Gregoretti, Salvini: “Scelte condivise con Conte e Di Maio”. Palazzo Chigi smentisce: “Caso mai discusso in Cdm”
Gasparri che salva Salvini sulla Gregoretti è l’emblema di una destra italiana priva di dignità (di G. Cavalli)
Caso Gregoretti, Cucca (Italia Viva) a TPI: “Da Renzi nessun diktat, voterò in autonomia”
Giancarlo Giorgetti a TPI: “Sul caso Gregoretti è in corso un processo politico”
Ti potrebbe interessare
Politica / Scoppia il caso alla Regione Lazio: il capo di gabinetto di Rocca è anche capo dei revisori dei conti di Croce Rossa
Politica / La ministra Roccella, contestata dagli studenti, abbandona gli Stati generali della Natalità | VIDEO
Politica / La contorta legge per la raccolta firme alle Europee non fa altro che alimentare l’astensionismo e la sfiducia nei cittadini
Ti potrebbe interessare
Politica / Scoppia il caso alla Regione Lazio: il capo di gabinetto di Rocca è anche capo dei revisori dei conti di Croce Rossa
Politica / La ministra Roccella, contestata dagli studenti, abbandona gli Stati generali della Natalità | VIDEO
Politica / La contorta legge per la raccolta firme alle Europee non fa altro che alimentare l’astensionismo e la sfiducia nei cittadini
Politica / Il generale Vannacci contro Alessandro Zan: “Sei gay, quindi non sei normale”
Politica / Corruzione, arrestato il governatore della Liguria Giovanni Toti
Politica / Rai, il sindacato di destra boicotta lo sciopero dei giornalisti: Tg1 e Tg2 vanno in onda (quasi) regolarmente
Politica / Caso Visibilia, la procura di Milano chiede il rinvio a giudizio per la ministra Santanché
Politica / Renzi querela Lilli Gruber: “Andrò in Europa se eletto, a Otto e mezzo bugie su di me”
Politica / Lotito, rissa sfiorata al Senato: cosa è successo
Politica / Democrazia sovrana e popolare, respinta la richiesta sulla raccolta delle firme. Rizzo: “Democrazia non rispettata”