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Casalino: “Non mi candido per proteggere Conte. Per la gente sono ancora l’ex Grande Fratello”

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In un’intervista al Corriere della Sera, Rocco Casalino ha spiegato i motivi che lo hanno spinto a non autocandidarsi alle parlamentarie del M5S. “La mia presenza avrebbe scatenato polemiche. E l’ultima cosa che voglio fare è arrecare un danno al M5s o a Conte“, ha dichiarato il portavoce dell’ex premier, che, in caso di voto favorevole degli iscritti, avrebbe accettato una candidatura senza puntare a collegi blindati.

“Confesso che sono stato combattuto fino alla fine non ci ho dormito per 4 notti. Perché da un lato c’è la mia militanza decennale nel Movimento e la mia voglia di impegnarmi in questo nuovo percorso di Conte. E dall’altra la consapevolezza di quanto il mio nome continui ad essere ancora, dopo tanti anni, così divisivo”, ha dichiarato.

Casalino ha poi smentito le voci di un allontanamento dal leader del Movimento. “Nessuna distanza, anzi. Le dico solo che si è comportato come un fratello con me. Ci siamo sentiti fino all’ultimo e mi ha sempre detto di decidere liberamente. Ma io purtroppo ho sempre un senso di colpa che le mie azioni possano danneggiare l’immagine di Conte”. Senso di colpa legato all’immagine di ex concorrente del Grande Fratello che lo insegue anche dopo molti anni e che non riesce a levarsi di dosso.

“Anche nel 2013 fui costretto a fare un passo indietro. E a rinunciare alla mia candidatura al consiglio regionale in Lombardia. Lo feci anche quella volta per amore del Movimento. Ma le polemiche che ci furono. Perché un ex concorrente del Grande Fratello osava scendere in politica, mi ferirono molto. E mi feriscono ancora oggi, dopo 10 anni di militanza integerrima continuo ad essere vittima di uno stupido pregiudizio”, ha aggiunto.

“Credo che avrei avuto buone possibilità di arrivare in alto nel mio collegio, in Puglia. Ma ripeto, nonostante siano passati 22 anni dalla mia partecipazione al Grande Fratello il mio nome continua a essere ancora ghiotto per chi vuole infangare non tanto me, ma il Movimento con quello che è il “metodo Boffo”. Già immagino i titoloni che avrebbero fatto: “Ecco Casalino, dalla casa del GF al Parlamento“. Lo stratega della comunicazione grillina ha fatto sapere però di non aver rinunciato definitivamente a un possibile ingresso in Parlamento. “Lo dico con 5 anni di anticipo: al prossimo giro ci sarò! Mi auguro che dopo 15 anni di militanza e lealtà al mio partito e a distanza di 30 anni dal Gf, nessuno possa più recriminarmi nulla”.

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