Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:20
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Opinioni

Lo stadio è diventato il campo di battaglia per sfogare tutto l’odio accumulato durante la settimana

Immagine di copertina

Lo stadio è diventato campo di battaglia per sfogare tutto l’odio accumulato durante la settimana

E Balotelli l’hanno fischiato e gli hanno ululato dietro ma non li ha sentiti nessuno, i tifosi del Verona (quei pochi fascisti travestiti da tifosi) hanno risposto così. E i saluti romani nella curva della Lazio sono solo una sciocchezza, del resto, ve la ricordate? Anna Frank con la maglia della Roma è davvero una sciocchezza, una trovata molto divertente. E che negli stadi ci sia la peggiore feccia della peggiore manovalanza della criminalità organizzata è solo una fissazione dei tifosi avversari, e va bene così, anche se poi arrivano le inchieste come quelle sulla curva della Juventus.

S&D

E fa niente anche che le curve di Lazio e Inter abbiano deciso di lanciare un commosso tributo a Fabrizio Piscitelli, pregiudicato per reati di droga e autore delle pagine peggiori del tifo organizzato. E fa niente anche dei tifosi del Celtic la scorsa notte siano stati accoltellati dai tifosi laziali perché vedrete che ci sarà qualcuno che ci dirà che è proprio un caso che i tifosi scozzesi siano di sinistra, siano gli stessi che avevano irriso Mussolini durante la partita d’andata.

Il continuo gioco di negare tutto il negabile sul binomio tra stadio e fascismo ormai sta assumendo connotati irresistibili: negli stadi sventola la bandiera nera a partire dal Ventennio quando lo sport era solo uno dei tanti megafoni del regime. Poi dagli anni duemila abbiamo ricominciato a vedere croce celtiche, abbiamo ascoltato cori razzisti, ogni settimana notiamo mani tese. Lo stadio che diventa campo di battaglia (con tutta quella carnalità della sfida che la simbologia fascista ama così tanto) a disposizione per l’odio e il rancore accumulato durante la settimana. E non accade solo nelle serie maggiori: l’episodio di qualche giorno fa in cui durante una partita di ragazzini una madre offendeva con frasi razziste un bambino è solo uno dei tanti esempi disponibili.

Lo stadio continua a essere il sacchetto dell’umido delle nostre pulsioni peggiori e qualcuno insiste nel fingere di non vederlo: sembra che un odio “circoscritto” venga vissuto come un’utile valvola di sfogo. Eppure quelle persone travestite da tifosi (a volte veri e propri criminali fatti e finiti) la domenica vanno allo stadio e poi il lunedì. Il martedì. Il mercoledì, il giovedì, il venerdì e il sabato sono in giro, lavorano, camminano per la strada e frequentano le fabbriche, gli uffici e i bar. Garantire un porto franco ai fascisti è il miglior modo per allevare fascisti. Chissà quando se ne accorgono.

Da Primo Levi agli ululati razzisti: “La pallonata di Balotelli un punto di svolta”
Balotelli, Liliana Segre: benvenuti nell’Italia razzista e negazionista. Che oggi è maggioranza
Ti potrebbe interessare
Opinioni / I censuRAI dello Stato
Opinioni / Il cardinale Zuppi e Fabrizio Barca: “Mettere insieme giustizia sociale e ambientale”
Opinioni / Nel Governo di Giorgia Meloni ci sono gli stessi disvalori del Fascismo
Ti potrebbe interessare
Opinioni / I censuRAI dello Stato
Opinioni / Il cardinale Zuppi e Fabrizio Barca: “Mettere insieme giustizia sociale e ambientale”
Opinioni / Nel Governo di Giorgia Meloni ci sono gli stessi disvalori del Fascismo
Opinioni / Noi giovani e la politica, tra apatia e grandi battaglie (di G. Brizio)
Esteri / Di chi è il Medio Oriente? I limiti di Washington e il campo minato delle grandi potenze mondiali (di G. Gambino)
Opinioni / Le Europee saranno le prime elezioni a ridefinire il ruolo dell’Ue nel mondo (di S. Mentana)
Opinioni / Campo rotto: salvate i soldati Conte & Schlein
Esteri / Erdogan non è imbattibile: ma il futuro del leader turco e dell’Akp è ancora tutto da scrivere
Opinioni / L'Europa corre ciecamente verso la guerra (di R. Parodi)
Opinioni / La boutade di Macron sull’Ucraina e l’Ue che deve imparare a difendersi da sola (di S. Mentana)