Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:56
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Opinioni

Cara Meloni, lascia perdere i cinesi. L’Italia ora ha bisogno di soluzioni, non di slogan

 

Forse vi è sfuggita, eppure la frase merita di essere ricordata anche qualche giorno dopo perché stiamo parlando di quella che sostituirà Salvini nei cuori dei sovranisti di casa nostra e probabilmente farà il pieno di voti alle prossime elezioni: ospite di Massimo Giletti (eh, sì) Giorgia Meloni ha pensato bene di bastonare i cinesi con una frase densa di significato e pregna di analisi politica: “A me non mi fregano. I cinesi ci hanno portato il virus”, ha detto la leader di Fratelli d’Italia e subito ha ridimensionato gli aiuti all’Italia che arrivano e che continuano ad arrivare dall’Italia come semplici e dovuti risarcimenti di una nazione che dovrebbe scontare la colpa, secondo la Meloni di avere infettato il mondo.

S&D

E fa niente che nessuno studio scientifico abbia mai dimostrato la veridicità di questa affermazione e non fa niente che in fondo gli infettanti in Europa siamo noi italiani (o almeno siamo considerati tali dai Meloni degli altri Paesi europei): Giorgia Meloni lancia il suo sentito dire come verità inconfutabile politica e scientifica e si prende il pieno di applausi da parte di quelli che hanno sempre bisogno di trovare un nuovo nemico a cui addossare le colpe e che così possono permettersi di considerarsi sotto attacco ogni volta da qualche nemico immaginario.

È un buon momento per Giorgia Meloni e per tutti quelli che fingendosi responsabili possono permettersi di sparare a palle incatenate contro il governo, auspicando addirittura la possibilità di nuove elezioni nel pieno dell’emergenza: basta battere sui soliti tasti noti per accelerare il sovranismo e per dimostrare che loro avrebbero fatto più e meglio. Come, in realtà, non è dato di saperlo. Il governo stanza soldi? Loro chiedono più soldi, senza prendersi la fatica di spiegarci da dove li prenderebbero. L’Europa continua con il suo infischiante egoismo? Loro ci dicono che bisognerebbe farsi rispettare (e fa niente che addirittura il Presidente della Repubblica Mattarella abbia alzato la voce).

C’è il problema dei lavoratori che sono schiacciati dal momento? Nessun problema, Meloni e Salvini e compagnia cantante ci chiedono di comprare italiano come se gli operai italiani delle molte multinazionali straniere siano solo carne da macello. Anche in un momento dove la responsabilità chiede fatti concreti e progetti realizzabili (e soprattutto chiede di sapere come realizzarli) a Giorgia Meloni basta abbozzare qualche idea pop per racimolare un po’ di voti. Tanto a lei mica la fregano, è colpa dei cinesi.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Tra Netanyahu e Biden ne resterà soltanto uno: ecco perché “Bibi” disobbedisce a Joe
Esteri / Il doppio standard è un male anche per Israele
Opinioni / I censuRAI dello Stato
Ti potrebbe interessare
Esteri / Tra Netanyahu e Biden ne resterà soltanto uno: ecco perché “Bibi” disobbedisce a Joe
Esteri / Il doppio standard è un male anche per Israele
Opinioni / I censuRAI dello Stato
Opinioni / Il cardinale Zuppi e Fabrizio Barca: “Mettere insieme giustizia sociale e ambientale”
Opinioni / Nel Governo di Giorgia Meloni ci sono gli stessi disvalori del Fascismo
Opinioni / Noi giovani e la politica, tra apatia e grandi battaglie (di G. Brizio)
Esteri / Di chi è il Medio Oriente? I limiti di Washington e il campo minato delle grandi potenze mondiali (di G. Gambino)
Opinioni / Le Europee saranno le prime elezioni a ridefinire il ruolo dell’Ue nel mondo (di S. Mentana)
Opinioni / Campo rotto: salvate i soldati Conte & Schlein
Esteri / Erdogan non è imbattibile: ma il futuro del leader turco e dell’Akp è ancora tutto da scrivere