Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 16:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Opinioni

Donne, il nostro tempo è arrivato: e non possiamo accampare scuse o voltarci dall’altra parte

Immagine di copertina

Il progetto dell’Associazione “L’Abbraccio del Mediterraneo” si pone come obiettivo quello di creare una rete informata di donne che, collaborando e facendo informazione, sensibilizzano sul tema della violenza domestica e di genere. Il libro “100 Donne per Tutte”, primo frutto di questo lavoro, è una raccolta di autobiografie di donne che hanno raggiunto obiettivi importanti sul piano lavorativo. La rete che ne è nata successivamente è fatta di attività, collaborazioni e convegni al fine di educare al cambiamento e al concetto di rispetto e non violenza. Davvero ce ne era bisogno e credo si siano trovati i mezzi e i modi giusti per tornare a parlare di questi temi da una prospettiva nuova. Almeno, questo è il mio auspicio.

A proposito di donne infatti, tanto è stato fatto ma tanto, lo sappiamo, resta da fare. Perché, se dobbiamo la nostra presenza qui a coloro che con spirito di intraprendenza e coraggio negli ultimi due secoli si sono opposte allo status quo che le relegava ai margini, e pur vero che il fatto stesso di esserci significa che restano ancora troppi vuoti da riempire: c’è ancora del marcio in Danimarca, diciamo così. Solo che, questa volta, non può essere lo spettro di un vecchio Re a investire il primogenito della missione di rimettere di rispondere alla domanda di giustizia che, per usare le parole di Shakespeare, ci pone davanti agli occhi “questo tempo scardinato” Ecco, questa volta dovrà essere invece lo spettro di Ofelia a parlare. Perché è chiaro che Ofelia ha subito una sorte persino peggiore di quella del lunatico principe di Danimarca, e sarebbe il caso di occuparsene seriamente. Ofelia, ne sono certa, tornerebbe allora a dirci che stavolta le donne lascerebbero volentieri agli uomini il compito di morire per amore, accontentandosi del trono di Danimarca.

E non perché basti essere una donna per fare la differenza, o perché le donne abbiano da portare un tocco più gentile nell’amministrazione del potere, come spesso si sente dire, ma semplicemente perché hanno la forza, ovvero la formazione e la cultura necessarie, per assumersene la responsabilità. E una forza che ha finalmente coscienza di sé non può fare a meno di essere esercitata. Da questo punto di vista, ho trovato magistrale il discorso della Ferilli a Sanremo: perché, ci ha detto, dovrei essere qui come testimonial di un problema? Perché, insomma, non dovrebbe bastare la mia storia, quello che ho saputo fare? Perché, se mi permettete la perifrasi, dovrei iscrivermi in un paradigma vittimistico di qualche tipo per meritare la vostra attenzione? Non basta ciò che ho già dimostrato? Ecco, nel mio piccolo, io sono qui, arrivata in Italia a 12 anni, senza una lira e senza sapere una parola di italiano, in fuga da una guerra civile e da orrori che non potete neanche immaginare: se avessi perso tempo a piangermi addosso adesso dovrei ricorrere alla voce di qualcuno per dirvi quello che invece oggi posso dirvi con la mia, e con la massima serenità. Ovvero che il nostro tempo è arrivato, e non possiamo accampare scuse o voltarci dall’altra parte.

Ti potrebbe interessare
Opinioni / Noi giovani e la politica, tra apatia e grandi battaglie (di G. Brizio)
Esteri / Di chi è il Medio Oriente? I limiti di Washington e il campo minato delle grandi potenze mondiali (di G. Gambino)
Opinioni / Le Europee saranno le prime elezioni a ridefinire il ruolo dell’Ue nel mondo (di S. Mentana)
Ti potrebbe interessare
Opinioni / Noi giovani e la politica, tra apatia e grandi battaglie (di G. Brizio)
Esteri / Di chi è il Medio Oriente? I limiti di Washington e il campo minato delle grandi potenze mondiali (di G. Gambino)
Opinioni / Le Europee saranno le prime elezioni a ridefinire il ruolo dell’Ue nel mondo (di S. Mentana)
Opinioni / Campo rotto: salvate i soldati Conte & Schlein
Esteri / Erdogan non è imbattibile: ma il futuro del leader turco e dell’Akp è ancora tutto da scrivere
Opinioni / L'Europa corre ciecamente verso la guerra (di R. Parodi)
Opinioni / La boutade di Macron sull’Ucraina e l’Ue che deve imparare a difendersi da sola (di S. Mentana)
Opinioni / Pd, 5S e Campo Largo: la strada non porta a casa se la tua casa non sai qual è (di G. Gambino)
Opinioni / Lettera di un segretario di circolo Pd: Elly Schlein ha la forza della credibilità
Opinioni / In Abruzzo non c’è nessun effetto Sardegna