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Michele Serra in difesa dei botti di capodanno: “Troppo belli per vietarli”

Il giornalista Michele Serra

Il giornalista si schiera contro le ordinanze di diversi sindaci che hanno tentato, con scarso successo, di limitare fuochi e petardi nella notte tra 2018 e 2019

Di TPI
Pubblicato il 2 Gen. 2019 alle 14:33

Michele Serra nella sua rubrica “Amaca” del2 gennaio 2019 si schiera in favore dei botti di capodanno e contro i divieti emanati dai sindaci di diverse città italiane. I fuochi che celebrano l’arrivo del nuovo anno, riflette il giornalista di Repubblica, “sono troppo belli e troppo palpitanti”  e”non possono essere cancellati”.

Nonostante le ordinanze di divieto, il 2019 si è aperto con un bilancio di centinaia di feriti, alcuni dei quali anche molto gravi, a causa dei botti.

“Si capisce che non si dovrebbe fare, si spaventano gli animali, si feriscono gli umani, qualcuno perde una mano, qualcuno un occhio”, scrive Michele Serra. “Si capisce che è puerile, che è tribale, che c’è un movente arcaico, in tutto quel pandemonio, uno scongiuro decrepito, un impulso che parte dal settore primitivo del cervello, non c’è nessun bisogno di un fracasso del genere per aprire la porta che separa l’anno nuovo da quello vecchio”.

Eppure, si legge nell’articolo, senza scomodare Napoli o Venezia “basta, da un terrazzino molto alto, vedere Milano, nei primi dieci secondi del duemiladiciannove, che d’un colpo avvampa e sputa fuoco, in sincronia perfetta”.

Serra constata che “i fuochi rituali che scandiscono da centinaia di generazioni il tempo terrestre, ci saranno anche l’anno prossimo, e gli altri ancora”.

E allora, conclude: “Che siano legali, per carità, fatti ad arte e usati con cautela. Ma evitarli o dimenticarli è semplicemente impossibile, sono troppo belli e troppo palpitanti. Come molte altre delle nostre pulsioni, non possono essere cancellate. Solamente governate. Buon anno a tutti!”.

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