Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 13:37
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Interviste

“Salvini, anche noi siamo italiani”: TPI intervista tre italiani di seconda generazione

Le storie di Fatima, Amin e Sara: "In Italia c'è paura del diverso"

Le chiamano “seconde generazioni”: sono i figli e le figlie delle persone straniere immigrate in Italia. Sono state al centro del dibattito politico quando si parlava di Ius Soli e sono circa un milione di ragazzi e ragazze, nate o cresciute in Italia, che si sentono italiani e che spesso non parlano nemmeno la lingua del paese d’origine, ma che non hanno diritto alla cittadinanza e al volo.

TPI ha intervistato Fatima, Amin e Sara, tre di questi ragazzi.

“È assurdo che una persone che ha i nonni italiani ma che è cresciuta in Argentina o negli Stati Uniti, abbia la cittadinanza italiana e il diritto al voto e io no. Sono arrivata in Italia che ero piccolissima, parlo italiano, ho studiato in Italia, lavoro per lo stato italiano”, racconta Fatima.

Amin, invece, è nato in Somalia e all’età di 4 anni è scappato dalla guerra civile con la mamma. Parla romano, fa l’attore e lavora nella ristorazione. “Io sono europeo di cultura, mi sento italiano, parlo romano. Ho sempre mangiato la pasta, mi fa impazzire. E poi sono nero, africano, somalo. Ma sono cose in più, io sono italiano, da 27 anni vivo qua”, dice.

Sara è nata in Italia da genitori marocchini. Ha la cittadinanza ma sente l’Italia e il Marocco come sue case: “Abbiamo qualcosa in più, non in meno. Io ho due case sulle due sponde del Mediterraneo e ci torno quando posso”, osserva.

Storie diverse, ma tutti questi ragazzi e ragazze hanno in comune una cosa: non pensano che l’Italia sia un paese razzista, ma hanno la percezione che stiano aumentando gli episodi xenofobi.

Ti potrebbe interessare
Interviste / «L’incantesimo del lavoro come unico produttore di senso della vita non funziona più: va rifondato»
Interviste / Autostima, fiducia e rinascita: l’intervista a Luca Romito
Interviste / Come avere la pancia piatta e tonica con l’intervento di addominoplastica
Ti potrebbe interessare
Interviste / «L’incantesimo del lavoro come unico produttore di senso della vita non funziona più: va rifondato»
Interviste / Autostima, fiducia e rinascita: l’intervista a Luca Romito
Interviste / Come avere la pancia piatta e tonica con l’intervento di addominoplastica
Interviste / Intervista al dottor Luca Piombino sul face contouring
Interviste / Intervista al chirurgo plastico Luca Piombino
Interviste / THAT Aviation e il suo impegno nei confronti della popolazione ucraina
Cucina / Olioevo.eu, il marketplace dell’olio extravergine contraddistinto dall’etica sociale
Interviste / “Good Game, Boosta il tuo futuro!”: l’iniziativa di Gi Group che unisce eSport, Gaming e mondo del lavoro
Interviste / PLB, alla scoperta dei gamer
Interviste / Allarme buche sull’asfalto: “Il problema è nella manutenzione”