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Gilet gialli, Chalençon: “Abbiamo paramilitari pronti al golpe. L’incontro con i 5 Stelle ha fatto tremare Macron”

Chalençon ha anche affermato che l'incontro con i 5 Stelle ha dato ai gilet gialli un riconoscimento internazionale

L’esponente dei gilet gialli con cui Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista si erano incontrati in Francia è tornato a parlare di golpe contro l’Eliseo.

Questa volta Christophe Chalençon detto di voler mettere fine al governo francese in un fuori-onda registrato durante l’intervista di Alessandra Buccini, trasmessa dal programma Piazzapulita di La7.

“Abbiamo dei paramilitari pronti a intervenire perché anche loro vogliono far cadere il governo. Oggi è tutto calmo ma siamo sull’orlo della guerra civile”, ha detto Chalençon. “Quindi si trovino delle soluzioni politiche molto rapidamente, perché dietro ci sono delle persone pronte a intervenire da ovunque. Delle persone che si sono ritirate dall’esercito e che sono contro il potere”.

“La Francia è un bel paese, come l’Italia, ma serve rimetterlo sulla retta via”, ha continuato l’esponente dei gilet gialli, che ha anche rivelato “è previsto un altro incontro” con i 5 Stelle. “Dovremmo venire noi a Roma”.

Chalençon ha anche detto che i gilet gialli e i pentastellati sono ormai alleati e ha anche espresso commenti positivi nei confronti di Alessandro Di Battista: “È bravo lui! È un po’ come me! Ci siamo guardati. E anche se io non parlo italiano, ci siamo capiti al volo”.

Quando la giornalista gli chiede maggiori dettagli sull’incontro, Chalençon racconta che sono stati i grillini a contattarlo. “Esatto, è questo il bello. Anzi, è straordinario. Il vicepremier del governo italiano che viene in Francia, a Montargis, e nessuno sapeva niente. Ha preso l’aereo ma non si è fermato a Parigi, il cuore del potere. Perché è venuto qui da noi. Abbiamo passato due ore insieme, ed eravamo d’accordo su tutto! Dopo la riunione abbiamo fatto le foto. Ma quando le abbiamo pubblicate: allarme rosso!”.

L’incontro, continua Chalençon, “ha fatto saltare tutti gli equilibri! E penso che quello che ha fatto segnerà la storia della Francia. Ci ha dato un riconoscimento internazionale. E ora altri ci stanno contattando. Ha aperto una breccia  e ha fatto tremare Macron”.

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