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Home » Interviste

Fidanza (FdI) a TPI: “Mano straniera dietro governo Pd-M5S. Da Ue atteggiamento neocoloniale”

Immagine di copertina
Carlo Fidanza (Fratelli d'Italia). Credit: ANSA/ANGELO CARCONI

Carlo Fidanza, capo delegazione di Fratelli d'Italia (FdI) al Parlamento europeo, attacca il governo nascente

Intervista a Carlo Fidanza (FdI) sul governo Conte-bis sostenuto da Pd e M5S

“Un imbroglio, un governo fatto da forze politiche incompatibili che hanno l’unico interesse di evitare che gli italiani votino per un altro tipo di governo con nuove elezioni”. Carlo Fidanza, capo della delegazione di Fratelli d’Italia (FdI) al Parlamento europeo, attacca duramente il governo nascente tra Pd e M5S in un’intervista telefonica con TPI, in cui affronta anche il tema dell’immigrazione e dell’unità del centrodestra.

Fidanza, lei ha definito l’alleanza nascente tra Pd e M5S “governo nato nel laboratorio delle cancellerie europee”. Perché?

Abbiamo ribattezzato questo governo “il governo degli sconfitti”, perché è formato da due forze politiche che hanno perso tutte le recenti elezioni nell’ultimo anno e mezzo e che non rappresentano la maggioranza degli italiani. C’è un distacco enorme tra il paese reale e quello che viene costruito a tavolino nei palazzi della politica.

Non è un caso che questo governo nasca con la benedizione delle consorterie europee, perché Pd e M5S dopo il voto decisivo per la Von Der Leyen sono i migliori garanti di un’Italia subalterna a livello europeo e internazionale.

Bruxelles guarderà probabilmente in modo più favorevole il governo italiano.

L’atteggiamento più benevolo è già stato annunciato, ad esempio, dal commissario Oettinger e noi lo riteniamo uno scandalo.

I parametri non possono essere considerati “sacri” a corrente alternata, a seconda del governo in carica e di quanto questo sia gradito ai poteri forti europei. Si tratta di un utilizzo politico delle regole comunitarie, è intollerabile. Questo dimostra che l’Europa oggi è da ricostruire completamente.

Moscovici oggi ha detto che l’esperienza Pd-M5S va tentata.

Sono ingerenze intollerabili. Da parte di questi membri delle élite europeiste c’è un atteggiamento neo coloniale nei confronti dell’Italia, si permettono di mettere becco in quello che si dovrebbe fare in Italia, peccato che non sia quello che vogliono gli italiani.

Questo è un atteggiamento che purtroppo abbiamo già conosciuto nel 2011 con la nascita del governo Monti, si è ripetuto altre volte in questi anni e ora siamo di fronte all’apoteosi di questo atteggiamento di ingerenza neo coloniale da parte di tedeschi e francesi che pensano di poter decidere a casa nostra.

Se quest’alleanza ha i numeri in parlamento è tutto perfettamente costituzionale.

Non è un problema di legittimità costituzionale, ma di opportunità politica. Questo è un imbroglio, un governo fatto da forze politiche incompatibili che hanno l’unico interesse di evitare che gli italiani votino per un altro tipo di governo con nuove elezioni. Dal punto di vista politico questo è intollerabile.

Dopodiché noi riteniamo anche che, da un punto di vista costituzionale, il presidente della Repubblica avrebbe la possibilità di seguire altre strade. La sovranità appartiene al popolo, e se questo va palesemente per una strada diversa da quella verso cui vanno i parlamentari il capo dello Stato si può anche riservare di restituire la parola al popolo.

La crisi è stata innescata però da Salvini, non da una “manina straniera”.

L’ingerenza europea è arrivata dopo. Salvini ha aperto la crisi staccando tardivamente la spina, con la prospettiva di restituire la parola agli elettori. Non certo quella di vedere un governo dell’imbroglio garantito dalle cancellerie europee, che improvvisamente hanno scoperto di avere un grande statista, Conte, il cui nome fino a poche settimane fa praticamente ignoravano.

Invece da Biarritz in poi abbiamo assistito a una serie di endorsement consecutivi in poche ore, da Trump a Merkel, da Macron a Bill Gates: improvvisamente innamorati di Conte, che aveva il merito di essersi reso disponibile alla più grande operazione trasformistica degli ultimi anni nella politica italiana.

Giorgia Meloni oggi ha detto che con il governo M5s-Pd l’Italia sarà il campo profughi d’Europa. FdI sostiene da tempo che la soluzione alla questione dell’immigrazione sarebbe il blocco navale. Se era così semplice perché Salvini non lo ha attuato?

Dovremmo chiederlo a lui. Noi riteniamo che di fronte all’atteggiamento delle Ong che continuano a sfruttare carichi di disperati per provocare l’Italia, e di fronte al fatto che anche senza Ong continuano a sbarcare centinaia di clandestini, l’unica soluzione sia quella di un blocco navale. Un dispositivo militare che impedisca ai barconi di partire e quindi blocchi il traffico di morte e gli scafisti.

Per finanziare questa operazione servirebbero molti fondi.

Sicuramente meno di quelli che spendiamo nell’accoglienza ormai da diversi anni.

Cosa pensa della situazione del centrodestra? Berlusconi non ha risparmiato critiche a Salvini. Sembra difficile pensare che possa correre di nuovo unito.

Inspiegabilmente Berlusconi sembra più impegnato a prendere le distanze dalla “pericolosa destra sovranista” che non dal pericoloso governo nascente. Per noi è incomprensibile. Auspichiamo che Forza Italia chiarisca le idee al suo interno e capisca che l’avversario è il governo giallo-rosso, che Berlusconi ha definito “il governo più a sinistra della storia”. Dovrebbe utilizzare le proprie energie per contrastare loro, non noi.

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