Fino a novembre in mostra a Torino le foto di guerra delle donne fotoreporter
Dal 7 ottobre al 13 novembre presso Palazzo Madama nel capoluogo piemontese verranno esposte 70 immagini di autrici donne per la mostra "In prima linea"
Quattordici donne armate solo della loro macchina
fotografica. Provengono da Italia, Egitto, Usa, Croazia, Belgio, Francia, Gran
Bretagna e Spagna. Sono professioniste in prima linea nei punti caldi del mondo
per documentare guerre, conflitti e drammi umani.
Palazzo Madama a Torino, fino al 13 novembre, ospita la
mostra In prima linea. Donne fotoreporter in luoghi di guerra: 70 immagini
scattate da 14 giovani donne fotoreporter che lavorano per le maggiori testate
internazionali. Veri e propri articoli scritti con la fotocamera, per
raccontare, documentare e denunciare campi di battaglia atroci e talvolta
dimenticati, con la tipica sensibilità femminile e con approcci diversi e
personali, che identificano le autrici.
“L’attività del fotoreporter è ancora oggi, nell’immaginario
di tutti, svolta prevalentemente da uomini”, commenta Andreja Restek, ideatrice
e curatrice della mostra, “Di fatto non è così. Ci sono, infatti, numerose
donne che affrontano lo stesso lavoro con grande forza e coraggio. Professioniste
che seguono azioni di guerra ed emergenze in tutto il mondo e che raccontano
attraverso i loro scatti le realtà difficili dei diversi continenti”.
“Dagli
scatti delle 14 reporter coinvolte appare evidente la differenza di approccio,
legata alle diverse sensibilità individuali e culturali”, continua Restek, “Alcune di noi mostrano
la drammaticità della guerra con la propria tenerezza, cogliendo attimi di vita
quotidiana. Altre sono più ‘dure’ e fanno vedere i lati più feroci dei
conflitti, ma tutte desideriamo raccontare, in modo professionale e senza
ipocrisia, la verità e i momenti difficili delle vite spezzate”.
In mostra,
oltre alle immagini della fotoreporter di origini croate Andreja Restek, ci
sono quelle di Linda Dorigo, Virginie Nguyen Hoang, Jodi Hilton, Annabell Van
den Berghe, Laurence Geai, Capucine Granier-Deferre, Diana Zeyneb Alhindawi,
Matilde Gattoni, Shelly Kittleson, Maysun, Alison Baskerville, Monique Jaques e
della francese Camille Lepage, uccisa nel 2014 nella Repubblica Centraficana.
Nata da un’idea di Andreja Restek, curata con la giornalista
Stefanella Campana e con Maria Paola Ruffino, conservatore di Palazzo Madama,
la rassegna è ospitata nella Corte medievale con allestimento a cura
dell’architetto Diego Giachello. La mostra è promossa congiuntamente
dall’Associazione Gi.U.Li.A – Giornaliste Unite Libere Autonome e da ADCF
Onlus, l’Ambulanza dal Cuore Forte.