Dal carcere alla strada, come si vive ai margini della società
Il fotografo Donato Di Camillo ha immortalato i volti di chi spesso vive ignorato dal mondo. Ecco le potenti immagini
Il fotografo newyorkese Donato Di Camillo ha deciso di immortalare volti, sguardi e attimi di vita di chi vive ai margini della società. Dopo un’infanzia trascorsa per le strade di New York e diversi episodi traumatici, come aver assistito alla morte di un suo amico quando entrambi erano bambini, Di Camillo ha scelto di parlare attraverso le immagini.
Se ti piace questa notizia, segui TPI Pop direttamente su Facebook
La fotografia di strada è qualcosa che il fotografo “sente di dover fare”, come ha dichiarato a Feature Shoot.
Inizia ad apprezzare e studiare la fotografia nel 2006, quando viene arrestato, per ragioni che tralascia di menzionare. Uscirà nel 2012 dopo aver passato anni tra libri di psicologia e analisi del comportamento umano.
Dopo essere uscito di galera, Di Camillo ha dovuto scontare un periodo agli arresti domiciliari, durante il quale ha potuto continuare a studiare. Le sue fonti di inspirazione erano Bruce Gilden e William Klein.
Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come
Nei suoi scatti, Di Camillo risponde all’urgenza di dare maggiore senso al contatto effimero con le persone che incontra per le strade di New York. Nelle sue foto sono i dettagli a diventare i protagonisti indiscussi.
L’intento del fotografo è quello di porsi come testimone di momenti di vita di persone a lui sconosciute, creando immagini di grande potenza espressiva, che catturano lo sguardo del pubblico.