Una tigre in città
Una volta tornato dal Burning Man, uno degli eventi artistici alternativi più popolari, un ragazzo italiano ha deciso di cambiare vita, iniziando a travestirsi da animale
“L’espressione radicale di se stessi deriva dal dono dell’unicità che ha l’individuo. Nessuno, oltre all’individuo stesso o un gruppo collaborativo, può determinare il suo contenuto”.
Quella del radical self-expression è una delle dieci regole del Burning Man, un festival di sette giorni che si svolge ogni anno a Black Rock City, nello stato americano del Nevada. La città si popola solamente per l’evento: viene allestita in pochi giorni, e successivamente distrutta, sulla distesa salata dell’omonimo deserto Black Rock. Il Burning Man è considerato uno fra gli eventi artistici alternativi più popolari negli Stati Uniti.
Nella serie fotografica Animalia: la tigre in città, la fotografa italiana Veronica Catania racconta la storia di Diego, un ragazzo che dopo aver partecipato al festival Burning Man ha deciso di cambiar vita. Prende così forma la sua passione nel travestimento. Diego inizia a travestirsi da animale: con questa nuova identità riesce a sentirsi più a suo agio.
La maschera che indossa gli dà la libertà di mettersi in gioco e potersi esprimere facendo cose che normalmente avrebbe remore o imbarazzo a fare. Il suo travestimento suscita sorrisi, curiosità e reazioni inattese nelle molte persone che incontra. Quando parla con la gente, Diego invita a comprendere la necessità di essere ciò che si è, in qualunque modo ciò accada.
Dal momento in cui una persona viene al mondo, fino a quello in cui diventa un individuo adulto, accadono molte cose che condizionano la costruzione della propria identità. Nel corso dell’evoluzione personale, ciascuno deve fare i conti con continui tentativi di differenziazione rispetto a una dimensione collettiva, con la quale però deve inevitabilmente convivere.