I film di Tarantino immaginati come romanzi scadenti
Un art director ha creato una serie di copertine di libri immaginari che riprendono i film di Tarantino, utilizzando come illustrazioni le facce degli attori protagonisti
Quentin Tarantino, il regista di film come Pulp Fiction, Django e il recente The
Hateful Eight, è notoriamente sempre stato un amante dei film di serie B, e
la sua passione per i materiali più sconosciuti e meno “nobili” è altrettanto
forte.
È infatti noto che il suo terzo film, Jackie Brown, del 1997, è basato sul romanzo thriller Rum Punch del maestro della letteratura poliziesca
Elmore Leonard, e lo stesso titolo di uno dei suoi più grandi successi, Pulp Fiction, significa proprio “narrativa
scadente”, rifacendosi ai libri economici in vendita nelle edicole.
Partendo dall’amore di questo regista per il genere, l’art
director francese David Redon ha avuto l’idea di creare una serie di copertine
di libri immaginari che riprendono il titolo dei più noti film di Tarantino, utilizzando
per le illustrazioni le facce degli attori protagonisti.
Ecco così che prendono vita Le iene, Bastardi senza
gloria, Kill Bill e diversi altri
film che sembrano fatti apposta per essere adattati come romanzetti che si potrebbero trovare su una bancarella del mercato.