I belgi rispondono ai terroristi con i gatti
In seguito alla richiesta delle autorità di non diffondere immagini delle reatate, gli utenti del web hanno usato l'hashtag #BrusselsLockDown per confondere i sospettati
Nella serata di domenica 22 novembre la polizia belga ha chiesto ai propri cittadini di non diffondere sui social media informazioni riguardo le operazioni delle forze dell’ordine, al fine di tenere i sospetti all’oscuro.
A seguito degli attacchi avvenuti a Parigi il 13 novembre e delle retate che si stanno svolgendo nella città di Bruxelles, le autorità del paese hanno inoltre ordinato di non uscire di casa e di non avvicinarsi alle finestre delle proprie abitazioni per motivi di sicurezza.
Per il terzo giorno consecutivo Bruxelles continua a mantenere lo stato di massima allerta con scuole, negozi e centri commerciali chiusi, molti eventi annullati e la metropolitana non in funzione per il primo giorno feriale da quando è cominciata l’allerta.
Senza dubbio in Belgio si respira un aria molto tesa, ma invece di speculare su come la polizia stia reagendo alla minaccia nel paese e di farsi prendere dal panico, i cittadini hanno inondato Twitter con foto dei propri animali domestici.
In molti hanno usato l’hashtag #BrusselsLockDown (#BruxellesBlindata) per condividere foto di animali, al fine di confondere con queste immagini coloro che cercano di ottenere informazioni utili sulle operazioni delle forze dell’ordine con l’obiettivo di riuscire ad anticiparle.
Le autorità belga hanno apprezzato l’iniziativa e ringraziato gli utenti del web con questo tweet: “Grazie ai media e ai cittadini per il loro silenzio online come richiesto durante le retate di questa notte”.