Le 5 scrivanie che rivelano la personalità di chi ci lavora
Una consulente di psicologia ha suddiviso in cinque categorie, dal disordinato al minimalista, gli approcci che si possono avere verso il proprio ambiente di lavoro
Così come per qualsiasi altro ambiente in cui una persona ha
libertà di gestire come preferisce il proprio spazio, la propria scrivania è un
buon esempio di oggetto che può avere un aspetto completamente diverso a
seconda della persona che vi si siede.
A meno che non ci sia qualche superiore che riporti all’ordine,
infatti, in molti ambienti di lavoro è facile notare come i tavoli dedicati ai
diversi impiegati possano rispecchiarne fortemente la personalità, passando
dalla perfetta pulizia del tipo più preciso al completo disordine di chi ha
bisogno di caos per produrre qualcosa di buono.
Secondo quanto riporta la Bbc, Lily Bernheimer, una
consulente di psicologia ambientale e direttrice di Space Works Consulting, ha immaginato
cinque tipologie diverse di scrivania per altrettante personalità, e la fotografa
Olivia Howitt ha dato corpo a questi ritratti attraverso alcune immagini.
Il disordinato
Secondo quanto riporta la Bbc, che ha chiesto a Bernheimer
di spiegare le sue cinque tipologie di scrivanie/personalità, l’area di lavoro
del disordinato è caotica, colorata e spesso coperta di soprammobili ed effetti
personali. Queste persone sono solitamente le più estroverse e accoglienti, tra
i vari colleghi, e solitamente gli piace avere modo di sedersi in un luogo che
sia un punto d’incontro, un crocevia di persone all’interno dell’ufficio.
Il minimalista
Essere ordinatissimi non significa necessariamente essere
introversi, secondo Bernheimer, ma è probabile che questa tipologia di persone abbia
forti connotati di coscienziosità, disciplina e prudenza. Sono laboriosi,
affidabili, e amano la pianificazione
L’invasore
Gli invasori tendono a essere persone dal carattere dominante
che amano difendere il proprio territorio, e anche espanderlo: i loro effetti
personali possono iniziare a invadere gli spazi altrui, tra un cappotto su una
sedia di riserva o scarti che strabordano sulle scrivanie altrui. Solitamente
amano essere seduti al centro della stanza, e possono anche cercare di
rivendicare come propri alcuni dei risultati dei colleghi.
Il personalizzatore
I personalizzatori tendono a rendere il proprio spazio un’estensione
di se stessi e delle proprie passioni, per esempio aggiungendo una curata
collezione di riviste sulla scrivania, oppure foto di viaggio e souvenir,
mantenendo un certo ordine ma non senza un pizzico di originalità. Solitamente il
personalizzatore è tendente alla creatività, all’intellettualità e all’apertura
a nuove esperienze, ed è spesso tra i più soddisfatti del proprio lavoro.
Il guardiano
Il guardiano odia dover dare le spalle alla porta, e si
sente insicuro se la propria scrivania è in una zona ad alto traffico,
preferendo restare nel proprio spazio personale, senza troppe distrazioni o
interazioni, lavorando da solo. Se apparentemente queste persone sembrano anche
piuttosto scontrose, sono anche altamente creative e produttive: basta
lasciarli soli e fargli fare il loro lavoro senza sorprenderli da dietro le
spalle.