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Marocco, il video di un’aggressione sessuale in pieno giorno sconvolge il paese

Immagine di copertina

L'uomo, dopo aver abbassato i pantaloni alla ragazza, fugge via. Il video dura quasi un minuto, ma dalle immagini non è possibile determinare dove sia avvenuta la tentata violenza né quando

Il video di un’aggressione e una tentata violenza sessuale ai danni di una ragazza in Marocco è stato diffuso negli ultimi giorni sui social network e ha fatto partire un’indagine per identificarne l’autore.

Il filmato mostra un’aggressione sessuale in pieno giorno contro una ragazza adolescente.

Come riportano diversi media francesi tra cui Franceinfo e Le Nouvelle Observateur, il filmato mostra l’adolescente gettata a terra da un giovane che la spoglia con la forza.

“Non hai una sorella, ti piacerebbe che lei subisse questo?”: urla la vittima mentre piange e chiede aiuto.

L’aggressore, dopo aver abbassato i pantaloni alla ragazza, fugge via. Il video dura quasi un minuto, ma dalle immagini non è possibile determinare dove sia avvenuta l’aggressione né quando.

La direzione generale della sicurezza nazionale in Marocco ha annunciato che è in corso un’indagine per “identificare l’aggressore” e “determinare il momento e il luogo in cui è stato commesso questo reato”.

La speranza degli investigatori è che la diffusione delle immagini sui social network possa permettere di identificare il sospetto autore dell’aggressione e il complice che ha girato il filmato.

“Una scena di violenza rara” e “immagini atroci”, descrive il filmato la stampa locale, che denuncia regolarmente fenomeni di molestie contro le donne in luoghi pubblici.

La diffusione del video cade a poco più di un mese dall’approvazione di una legge in Marocco contro la violenza sulle donne.

Il 14 febbraio 2018, infatti, il Parlamento del Marocco ha adottato un testo che protegge le donne: una legge criticabile ma storica.

La normativa introduce delle procedure utili a “prendere in carico le donne vittime delle violenze”.

Da alcuni il testo è stato giudicato insufficiente ma segna in ogni caso una svolta nel diritto della nazione nordafricana, arrivata dopo anni di intenso dibattito nelle istituzioni e nella società.

l ministro marocchino della Famiglia, della donna e della solidarietà Bassima Hakkaou – membro del Partito della Giustizia e dello Sviluppo (di ispirazione islamica) – aveva accolto la notizia esprimendo grande soddisfazione.

Il testo di legge era stato presentato per la prima volta cinque anni fa, nel 2013: esso ha subito numerose modifiche nel corso del tempo, prima dell’approvazione definitiva.

Per la prima volta nella storia del Marocco, la legge prevede che vengano incriminati gli autori di “determinati atti considerati come molestie, aggressioni, sfruttamento sessuale o abusi”, aveva sottolineato la stessa Hakkaoui in una nota.

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