Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 04:14
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Gli Usa pronti al veto sulla risoluzione Onu contro gli stupri di guerra

Immagine di copertina
Credit: JEWEL SAMAD/AFP

Gli Stati Uniti hanno minacciato di porre il loro veto su una risoluzione dell’Onu che condanna l’uso dello stupro come arma di guerra a causa del linguaggio utilizzato, secondo quanto rivelato in esclusiva dal Guardian.

Secondo Washington, il testo riconosce il diritto delle vittime ad abortire e di conseguenza si pone in aperto contrasto con le politiche adottate in patria dall’amministrazione Trump.

Nonostante gli avvertimenti, la delegazione tedesca spera ancora che gli Stati Uniti si ricredano e approvino la risoluzione, che è stata già presentata in una versione più “leggera”.

Nel corso delle discussioni infatti è stata eliminata la parte che prevedeva l’introduzione di un meccanismo formale per monitorare e segnalare le atrocità commesse durante la guerra a causa dell’opposizione di Stati Uniti, Russia e Cina.

“Non siamo nemmeno sicuri che la risoluzione sarà discussa domani, a causa delle minacce di un veto da parte degli Stati Uniti”, ha detto al giornale britannico Pramila Patten, rappresentante speciale delle Nazioni Unite per la violenza sessuale in tempo di guerra.

Se non si dovesse raggiungere un accordo all’interno del Consiglio di sicurezza, gli Stati membri potrebbero ripresentare un testo precedentemente concordato, ma gli Stati Uniti hanno già avvertito che non hanno intenzione di accettare la versione del 2013 perché il linguaggio utilizzato non è in linea con le loro politiche.

“Stanno minacciando di usare il loro diritto di veto perché il testo parla di servizi sanitari che riguardano anche  la salute sessuale e riproduttiva. Per il momento il linguaggio è stato mantenuto invariato e vedremo nelle prossime 24 ore come si evolverà la situazione “, ha affermato Patten.

“Sarebbe un’enorme contraddizione proporre un approccio che si concentra sui sopravvissuti senza fare alcun riferimento  ai servizi di assistenza sessuale e riproduttiva”.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Esteri / Oms: “Oltre 1.000 persone sono morte a Gaza in attesa di un’evacuazione medica dal luglio 2024”
Esteri / L’indiscrezione: “Grecia, Israele e Cipro valutano una forza militare congiunta nel Mediterraneo”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Piogge torrenziali, raid aerei e aiuti in ritardo: la tregua con Israele regge ma a Gaza si continua a morire
Esteri / Il discorso di Trump agli Usa: “Ho ereditato un disastro ma ora l’America è tornata”
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: ora il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”