Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 04:10
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Usa, effetto shutdown: cancellati i viaggi all’estero dei rappresentanti di Amministrazione e Congresso

Immagine di copertina
Donald Trump. Credit: AFP

Dietro la cancellazione dei viaggi di Pompeo e Pelosi si nasconde un braccio di ferro tra il presidente e la speaker della Camera

Lo shutdown e il relativo braccio di ferro tra il presidente Donald Trump e la Camera colpiscono ancora: l’inquilino della Casa Bianca ha annullato il viaggio a Davos, in Svizzera, dei rappresentati della sua amministrazione e quello della speaker della Camera Nancy Pelosi in Afghanistan.

Gli Stati Uniti quindi non saranno presenti al Forum economico svizzero: alcuni giorni fa il presidente aveva già annunciato la cancellazione della sua partecipazione perché il governo non poteva sopportare i costi relativi alla sicurezza a causa dello shutdown e oggi, 18 gennaio 2019, arriva la notizia che nemmeno il ministro degli Esteri Mike Pompeo e quello del tesoro Steven Mnuchin saranno presenti.

Al di là della mancanza di fondi dovuto al blocco parziale delle attività amministrative negli Stati Uniti, dietro la cancellazione dei viaggi di Pompeo e Pelosi si nasconde un braccio di ferro tra il presidente e la speaker della Camera.

Il giorni prima infatti la Pelosi aveva chiesto a Trump di rimandare il suo discorso sullo stato dell’Unione a “data da destinarsi” per mancanza di fondi necessari a coprire le ingenti spese di sicurezza.

Richiesta che il presidente ha accettato, ma che non ha gradito. Da qui la “ripicca”: se non ci sarà un discorso sullo stato dell’Unione, nessuno lascerà gli Stati Uniti. Risultato: l’annullamento del viaggio di Nancy Pelosi in Afghanistan, così come in Belgio ed Egitto.

Shutdown – Nel lessico giornalistico l’espressione “shutdown” indica il blocco delle attività amministrative negli Stati Uniti: si verifica quando nel Congresso non c’è accordo sull’approvazione dei finanziamenti ai vari dipartimenti (paragonabili ai nostri ministeri) e quindi si ha una mancanza di fondi per le spese del Governo federale.

In questo caso lo shutdown è dovuto alla mancanza di un accordo sui fondi per la costruzione del Muro al confine con il Messico a cui il presidente Trump non ha intenzione di rinunciare, ma che la Camera a maggioranza Democratica non vuole concedergli.

Ti potrebbe interessare
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Ecco cosa ho visto nella Cisgiordania strangolata dal regime di Netanyahu (di L. Boldrini)
Esteri / Trump fa pubblicare sul sito della Casa Bianca un registro degli articoli "falsi e fuorvianti"
Ti potrebbe interessare
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Ecco cosa ho visto nella Cisgiordania strangolata dal regime di Netanyahu (di L. Boldrini)
Esteri / Trump fa pubblicare sul sito della Casa Bianca un registro degli articoli "falsi e fuorvianti"
Esteri / Arrestati l'ex ministra Mogherini e l'ex ambasciatore Sannino: "Frode sui programmi di formazione per giovani diplomatici"
Esteri / Chi è l’ammiraglio Cavo Dragone, che ipotizza un “attacco preventivo” della Nato contro la Russia
Esteri / Unhcr lancia la campagna “Emergenza Inverno”: la testimonianza di Hamoud, padre di quattro figli in Siria
Esteri / Il New York Times pubblica un articolo sulla salute di Trump, lui si infuria: "Sto benissimo"
Esteri / La Corte Ue: “Il matrimonio gay celebrato in un Paese membro va riconosciuto”
Esteri / Il prezzo della pace tra Ucraina e Russia: ecco cosa prevedono il piano Trump e la controproposta europea
Esteri / Zohran Kwame Mamdani, un socialista a New York