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Home » Esteri

Unhcr, nuovo naufragio al largo della Libia: 114 dispersi

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L'allarme è stato lanciato in un tweet dalla sezione libica dell'Alto commissariato Onu per i rifugiati. È il terzo naufragio nel giro di pochi giorni

L’Unhcr ha segnalato un nuovo naufragio di migranti in cui risultano disperse 114 persone.

Il naufragio è avvenuto al largo delle coste libiche.

“Un altro triste giorno in mare: oggi 276 rifugiati e migranti sono stati fatti sbarcare Tripoli, inclusi 16 sopravvissuti di un’imbarcazione che portava 130 persone, delle quali 114 sono ancora disperse in mare”, ha riferito in un tweet la sezione libica dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati.

Anche un rappresentante dell’Unhcr, contattato dall’Ansa, conferma che si tratta di un nuovo naufragio.

Lo sbarco dei naufraghi é avvenuto “alla base navale di Tripoli”, ha fatto sapere il rappresentante.

Solo alcuni giorni fa la Guardia costiera libica aveva dato l’allarme per un naufragio a largo della costa orientale della Libia. I corpi di tre bambini senza vita erano stati recuperati in mare. Secondo quanto riportato l’agenzia Reuters, ci sarebbero 100 dispersi.

Il gommone era stato avvistato da un aereo militare spagnolo che aveva allertato la Open Arms, la nave della Ong Proactiva che è in zona Sar.

Anche il primo luglio era stata data la notizia di un altro naufragio, sempre al largo delle coste libiche.

Secondo l’agenzia Unhcr, che ha lanciato l’allarme sul profilo Twitter, un barcone si era rovesciato e 63 persone erano disperse, mentre altre 41 erano state soccorse dalla Guardia costiera libica.

La notizia era poi stata confermata dalla marina libica.

Dall’inizio dell’anno, sono quasi mille i migranti e rifugiati morti nel Mediterraneo.

Secondo gli ultimi dati resi noti a Ginevra dall’Oim, l’Agenzia delle Nazioni Unite per la migrazione, dal primo gennaio 2018 al 27 giugno scorso, 972 uomini, donne e bambini hanno perso la vita mentre tentavano di raggiungere l’Europa via mare.

Di questi 653 sono deceduti sulla rotta del Mediterraneo centrale tra l’Africa del nord e l’Italia.

Notizia in aggiornamento

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