Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:32
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Turchia, 20enne assassinata sulla porta di casa: è la 390esima donna uccisa dall’inizio dell’anno

Immagine di copertina

In Turchia è stata uccisa l’ennesima donna dall’inizio dell’anno: il tragico bilancio ha raggiunto quota 390. La ragazza, 20 anni e ballerina di danza classica, è stata brutalmente assassinata mentre tornava a casa a Ordu, su mar Nero. Ceren Ozdemir tornava da una lezione di danza ed era sul portone di casa quando è stata accoltellata. A ritrovarla è stata la sorella, sdraiata su una pozza di sangue. L’Università di Ordu dove era iscritta la ragazza ha commemorato la sua morte, ed è stata ricordata anche dal rettore Ali Akdogan.

“Volevo uccidere qualcuno. L’ho seguita per quattro chilometri. Se avessi trovato una pistola, avrei ucciso molte più persone”: sono le parole con cui il killer ha confessato l’omicidio. Ozgur Arduc, trovato ancora in possesso dell’arma del delitto, era uscito sabato di prigione con un permesso e si era dato alla fuga, secondo quanto riferito dagli inquirenti. Quando è stato intercettato dalla polizia ha fatto resistenza, ferendo in modo non grave due agenti. Il caso ha fortemente scosso la Turchia, sia per la cieca violenza sia perché si tratta dell’ennesima donna uccisa.

Nel 2018 erano state 337 le donne uccise, secondo la Piattaforma “Fermeremo i femminicidi” contro la violenza sulle donne in Turchia. Quest’anno sono quasi 400.

In Turchia il dibattito pubblico sul tema dei femminicidi si sta facendo sempre più incandescente. Proprio nei giorni scorsi è arrivata la notizia della condanna all’ergastolo a Cagatay Aksu, e a 18 anni e 9 mesi di carcere per un suo complice, Berk Akand, entrambi ritenuti colpevoli dello stupro e l’omicidio di Sule Cet, studentessa universitaria, 23 anni, caduta dal 20esimo piano di un grattacielo per sfuggire a una violenza sessuale. Inizialmente si era parlato di suicidio, ma le indagini hanno rivelato la drammatica realtà dei fatti.

Tante donne sono scese in piazza per chiedere una adeguata risposta dello stato al fenomeno dilagante dei femminicidi e delle violenze sulle donne.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Esteri / Oms: “Oltre 1.000 persone sono morte a Gaza in attesa di un’evacuazione medica dal luglio 2024”
Esteri / L’indiscrezione: “Grecia, Israele e Cipro valutano una forza militare congiunta nel Mediterraneo”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Piogge torrenziali, raid aerei e aiuti in ritardo: la tregua con Israele regge ma a Gaza si continua a morire
Esteri / Il discorso di Trump agli Usa: “Ho ereditato un disastro ma ora l’America è tornata”
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: ora il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”