Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:19
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Usa, Trump dichiara l’emergenza nazionale per finanziare il Muro con il Messico

Immagine di copertina

I dem sono pronti a dare battaglia

Il presidente americano Donald Trump dichiara l'”emergenza nazionale” per finanziare il Muro al confine con il Messico, come aveva annunciato.

In una lunga arringa dal Giardino delle Rosse della Casa Bianca, Trump ha difeso il suo progetto, sostenendo che “tutti sanno che il muro serve per fermare il crimine e l’invasione dei trafficanti”.

“I muri funzionano al 100 per cento, la stragrande maggioranza delle droghe non passa attraverso i porti di ingresso legali. Dire che i muri non funzionano è una grande bugia”, ha aggiunto, ricordando il muro costruito da Israele.

La mossa consente alla Casa Bianca di avere oltre 8 miliardi di dollari per la costruzione del muro-anti immigrazione al confine meridionale degli Stati Uniti. I democratici guidati da Alexandria Ocasio-Cortez e da Joaquin Castro hanno già annunciato dura opposizione, con una legge in grado di bloccare la dichiarazione di emergenza.

Il 15 febbraio 2019 scadeva il termine per trovare un’intesa tra Dem e Repubblicani sul bilancio ed evitare nuovamente lo shutdown.

Il presidente Usa, Donald Trump, si è detto favorevole alla pena di morte per i trafficanti di droga, elogiando quanto avviene in Cina. Parlando dell’emergenza al confine con il Messico. “In Cina gli spacciatori di droga vengono puniti con una cosa chiamata pena di morte. Se vogliamo diventare intelligenti, possiamo diventare intelligenti. Possiamo fine al problema della droga molto più velocemente di quanto pensiamo”, ha detto ancora Trump.

Trump ha deciso di dichiarare “l’emergenza nazionale” per avere i fondi necessari alla costruzione della barriera al confine.

“Ho appena avuto l’opportunità di parlare con il presidente Trump e mi ha detto di essere pronto a firmare la legge di Bilancio. Allo stesso tempo dichiarerà l’emergenza nazionale”, ha riferito il senatore repubblicano McConnell.

“Gli ho risposto che mi preparerò e che sosterrò la dichiarazione di emergenza nazionale”.

Il dipartimento di Giustizia americano, tuttavia, ha già fatto sapere che i giudici potrebbero intervenire bloccando l’azione del presidente, secondo quanto riportato dalla Abc.

Lo stesso avvertimento è giunto anche dalla speaker della Camera, Nancy Pelosi, che ha promesso che lei e i dem sono pronti ad opporsi all’iniziativa del presidente.

“Dichiarare un’emergenza nazionale sarebbe un atto illegale, un grave abuso del potere presidenziale e un tentativo disperato di distrarre l’opinione pubblica per non far capire che non è riuscito ad ottenere i fondi federali per pagare il suo Muro, come promesso in campagna elettorale”, hanno detto i dem.

“Non è riuscito a convincere il Messico, il popolo americano o i suoi rappresentanti eletti a pagare per il suo Muro inefficiente e costoso, quindi ora sta cercando di aggirare il Congresso per avere i fondi necessari”.

Shutdown traduzione – Shutdown letteralmente è la traduzione di “spegnimento” o “arresto”. Nel lessico giornalistico questa espressione significa più propriamente il blocco delle attività amministrative negli Stati Uniti.

Si verifica quando nel Congresso non c’è accordo sull’approvazione dei finanziamenti ai vari dipartimenti (paragonabili ai nostri ministeri) e quindi si ha una mancanza di fondi per le spese del Governo federale.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Ti potrebbe interessare
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”
Esteri / Sudan: cronistoria di una guerra dimenticata
Esteri / Il piano di Trump è l’unica via possibile per la pace in Ucraina (di F. Bascone)
Esteri / Altro che trappola del debito: dalla Silicon Valley ai porti di mezzo mondo, ecco l’impero segreto dei prestiti della Cina
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale