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    Una tigre allo zoo del Bronx è risultata positiva al Coronavirus

    Credit: Bronx Zoo New York/ Facebook

    Si tratta del primo caso di contagio di animali registrato negli Usa

    Di Clarissa Valia
    Pubblicato il 6 Apr. 2020 alle 09:24

    Coronavirus, una tigre è positiva al test

    Nadia, una tigre dello zoo del Bronx di New York, è risultata positiva al test del Coronavirus. Il felino malese di 4 anni è stato sottoposto al tampone dopo aver sviluppato sintomi di malattie respiratorie quale una forte tosse secca e inappetenza.

    I risultati del test sono stati confermati dal Servizio veterinario nazionale statunitense USDA (United States Department of Agriculture’s National Veterinary Services Laboratories). Quella della tigre Nadia è la prima infezione da Coronavirus in un animale negli Stati Uniti.

    Insieme alla tigre Nadia nello stesso zoo del Bronx anche altre cinque tigri (tra cui la sorella Azul e altri esemplari di tigre siberiana) e tre leoni africani mostravano i sintomi associabili al contagio da Covid-19, ma solo Nadia è risultata positiva al test.

    Si ritiene che la tigre malese sia stata infettata da un impiegato dello zoo inizialmente asintomatico inizialmente asintomatico ma che di recente ha mostrato alcune difficoltà respiratorie legate al Coronavirus.

    L’animale ha iniziato a mostrare sintomi il 27 marzo. Lo zoo era già stato chiuso al pubblico il 16 marzo. Secondo quanto comunica lo Zoo del Bronx della Wildlife Conservation Society in un comunicato stampa, l’animale dovrebbe riprendersi presto. “Sebbene ci sia una diminuzione dell’appetito, i felini dello zoo del Bronx stanno bene anche sotto le cure veterinarie e vigili e interattivi con i loro custodi”, dichiara lo zoo newyorchese.

    Il test Covid-19 eseguito su Nadia è stato esaminato in un laboratorio di una scuola veterinaria e non è lo stesso test utilizzato per gli esseri umani, ha spiegato il dottor Paul Calle, capo veterinario dello zoo.

    “In questo momento non sembra esserci alcuna prova che suggerisca che gli animali possano diffondere il virus alle persone o che possano essere una fonte di infezione negli Stati Uniti”, sottolinea la dottoressa Jane Rooney, veterinaria e funzionario dell’USDA.

    Gli scoppi di Coronavirus in tutto il mondo sono guidati dalla trasmissione da persona a persona. Ci sono state una manciata di segnalazioni al di fuori degli Stati Uniti di cani o gatti infetti dopo uno stretto contatto con persone affette da Covid-19, tra cui un cane di Hong Kong che è risultato positivo per un basso livello del patogeno. Gli esperti di Hong Kong hanno concluso che cani e gatti non possono trasmettere il virus agli esseri umani ma possono essere contagiati dai loro proprietari.

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