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Home » Esteri

La Thailandia debella la trasmissione di Hiv da madre a figlio

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Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità questo storico risultato è dovuto alla predisposizione di controlli periodici e alla gratuità delle cure mediche

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha annunciato che la Thailandia ha completamente debellato la trasmissione del virus dell’Hiv da madre a figlio.

Il paese asiatico è il primo dove l’Hiv è epidemico ad avere ottenuto lo storico risultato di una generazione completamente libera da Aids alla nascita.

L’Aids, una malattia del sistema immunitario causata dallo stesso virus dell’Hiv, può passare da madre a figlio nelle varie fasi della gestazione, durante il parto o con l’allattamento.

Se non curata adeguatamente, il bambino ha tra il 15 e il 45 per cento delle possibilità di ereditare il virus e sviluppare l’Aids. Invece, con le corrette medicine, le possibilità di trasmissione sono ridotte all’uno per cento.

In Thailandia, il governo ha lottato contro un problema pluridecennale. La disposizione di controlli periodici e di cure mediche gratuite per le donne incinte con l’Hiv sono state cruciali nel fermare il passaggio del virus ai figli.

Il direttore generale dell’Oms, Margaret Chan, ha dichiarato che “il risultato ottenuto è incredibile; un chiaro segnale che il mondo è sulla strada di una generazione completamente libera dall’Aids”.

Negli anni Ottanta e Novanta, la Thailandia è stata colpita da un’epidemia di Hiv, facendo diventare l’Aids una malattia endemica nel paese. Attualmente, in Thailandia vivono circa 450mila persone colpite da Hiv.

Le campagne di sensibilizzazione e le politiche che hanno facilitato l’accesso alle cure predisposte dal governo hanno comunque fatto crollare il tasso di contagio. Solo nel 1991 ci sono stati circa 143mila nuovi casi, mentre nel 2013 si sono verificate “solo” 8.100 infezioni.

Anche la trasmissione di Hiv da madre a figlio era stata quasi debellata già nel 2015, anno che ha visto solo 85 bambini ereditare il virus. In generale, i casi di infezione di donne thailandesi sono passati dai circa 15mila nel 2000 ai 1.900 nel 2014.

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