Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:49
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Spiare i dissidenti

Immagine di copertina

La Nsa avrebbe spiato Martin Luther King e Mohammed Alì durante il picco delle proteste contro la guerra in Vietnam

L’Agenzia di Sicurezza Nazionale americana (NSA) avrebbe spiato Martin Luther King, il celebre leader della battaglia per i diritti civili, il boxer Muhammad Ali e due giornalisti del New York Times e del Washington Post durante gli anni più caldi delle proteste contro la guerra in Vietnam. Lo rivelano alcuni documenti presentati in una ricerca della George Washington University.

Lo stretto controllo dell’NSA era diretto ad alcune personalità di spicco considerate oppositori dell’intervento militare statunitense in Vietnam. Il progetto aveva il nome di “Minareto”. Tra i nomi dei sorvegliati, resi noti solo adesso, c’erano anche quelli dei due senatori Frank Church, democratico, e Howard Baker, repubblicano.

La lista delle persone da controllare era stata compilata dalla NSA con l’aiuto di altre agenzie di spionaggio usando le intercettazioni telefoniche. Il programma era ancora attivo durante la presidenza Nixon, ma venne chiuso nel 1973 dopo lo scandalo Watergate.

Gli autori della ricerca, Matthew Aid e William Burr, hanno comparato l’attività di spionaggio degli anni Settanta con quella degli utimi anni, giunta sotto i riflettori dopo le rivelazioni Edward Snowden. Secondo loro, il controllo dell’NSA durante la guerra in Vietnam detiene il primato su tutti gli eccessi del programma di spionaggio attuale.

Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Ti potrebbe interessare
Esteri / La protesta di Nemo, vincitore dell'Eurovision 2024: "Restituisco il trofeo per la mancata esclusione di Israele"
Esteri / Eileen Higgins è la nuova sindaca di Miami: è la prima volta di una Democratica dal 1997
Esteri / L'Australia è il primo paese al mondo a vietare i social agli under 16
Esteri / Elena Basile a TPI: “La guerra ha ridotto l’Europa al vassallaggio. Bisogna rifondare l’Ue”
Esteri / Terre rare e altre materie critiche: la pistola della Cina puntata alla testa degli Stati Uniti
Esteri / Sudan Connection: la geopolitica del massacro tra oro, armi e interessi internazionali
Esteri / L’esperta del Gruppo di Lavoro Onu contro le Sparizioni Forzate Aua Baldé a TPI: “Le vittime registrate in Sudan non sono nemmeno la punta dell’iceberg”
Esteri / Il genocidio in Sudan di cui non parla nessuno
Esteri / La corsa della Cina alla supremazia tecnologica globale
Esteri / Il direttore del programma di Emergency in Sudan, Matteo D’Alonzo, a TPI: “Si combatte di casa in casa, persino tra familiari. E anche con i droni”