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Il nuovo governo “femminista” della Spagna

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Nell'esecutivo del premier socialista Pedro Sanchez ci sono 11 donne e 6 uomini: nessuno in Europa ha una così alta prevalenza di ministeri a guida femminile

Il nuovo premier della Spagna, il socialista Pedro Sanchez, entrato in carica dopo le dimissioni di Mariano Rajoy, ha presentato al re Filippo VI la lista dei ministri del suo governo.

I media spagnoli descrivono il nuovo esecutivo come “femminista”. Su 17 ministeri, 11 sono stati affidati a donne e solo 6 a uomini. Nessun paese in Europa ha una simile proporzione a vantaggio delle donne.

Sono a conduzione femminile alcuni ministeri chiave, come Economia, Lavoro, Difesa, Sanità e Giustizia.

“Il nuovo governo spagnolo è il riflesso del meglio della società che aspira a servire”, ha scritto su Twitter il premier Sanchez. “Una società paritaria, aperta, impegnata e intergenerazionale”.

Il primo ministro ha definito il suo come “un governo progressista, modernizzato ed europeista pronto ad affrontare le sfide del ventunesimo secolo”.

Sanchez ha anche sottolineato che le sue scelte riflettono l’importanza del movimento femminista “esploso” in Spagna con lo sciopero femminista dello scorso 8 marzo, in occasione della Festa della donna, che ha visto 5 milioni di donne manifestare in diverse città del paese contro le disparità salariali e la violenza di genere.

Il premier ha dichiarato che il nuovo governo vuole segnare una svolta nella società spagnola.

Sanchez, 46 anni, sarà affiancato dalla vicepresidente Carmen Calvo, 61, costituzionalista.

Calvo sarà anche ministra dell’Uguaglianza e delle Relazioni con il parlamento: funzione chiave, quest’ultima, considerato che il Partito socialista può contare solo su 84 dei 350 deputati.

Nadia Calvino, 50 anni, economista e avvocato, sarà invece ministra dell’Economia e delle imprese.

Calvano ha avuto posizioni di rilievo nella regolamentazione del settore finanziario dopo la crisi del 2007. Più di recente, è stata direttrice generale per lo sviluppo di bilanci europei.

María Jesús Montero, 52 anni, sarà ministra delle Finanze: negli ultimi cinque anni ha ricoperto  la stessa carica nel governo dell’Andalusia.

Margarita Robles, 62 anni, sarà ministra della Difesa: finora è stata portavoce del Partito socialista al Congresso ed è una fedelissima di Sanchez.

Il ministero del Lavoro, dell’immigrazione e della sicurezza sociale è stato affidato a Magdalena Valerio, 59 anni, attualmente responsabile per la sicurezza sociale nella giunta della comunità autonoma di Castilla-La Mancha.

Dolores Delgado, 56 anni,pubblico ministero specializzato nel jihadismo e nei diritti umani, è la nuova ministra della Giustizia.

Di seguito l’elenco completo dei ministri del governo Sanchez.

Il governo di Pedro Sanchez

Pedro Sanchez, presidente del governo

Carmen Calvo, vicepresidente e ministra dell’Uguaglianza e delle Relazioni con il parlamento

Fernando Grande-Marlaska, ministro degli Interni

Nadia Calvino, ministra dell’Economia e delle imprese

María Jesús Montero, ministra delle Finanze

Magdalena Valerio, ministra di Lavoro, immigrazione e sicurezza sociale

Josep Borrell, ministro degli Affari Esteri, Unione Europea e Cooperazione

Margarita Robles, ministra della Difesa

José Luis Ábalos, ministro dello Sviluppo

Teresa Ribera, ministra della Transizione ecologica

Dolores Delgado, ministra della Giustizia

Carmen Montón, ministra della Sanità, dei consumi e della previdenza sociale

Meritxell Batet, ministra della Politica territoriale e della Funzione pubblica

Pedro Duque, ministro della Scienza, dell’Innovazione e delle Università

Isabel Celaá, portavoce del governo e ministra dell’Istruzione e della formazione professionale

Luis Planas, ministro dell’Agricoltura, della pesca e dell’alimentazione

Reyes Maroto, ministro dell’Industria, del commercio e del turismo

Màxim Huerta, ministra della Cultura e dello sport

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