Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 21:55
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Siria: l’Isis rivendica il primo attentato contro il governo di Damasco dalla caduta di Assad

Immagine di copertina
La bandiera nera dell'Isis, simbolo di guerra per il sedicente Califfato. Credit: ZUMAPRESS.com / AGF

L'attacco, compiuto con un ordigno radiocomandato nel sud del Paese arabo, ha ucciso un civile e ferito tre soldati del Nuovo Esercito Siriano

Almeno un civile è stato ucciso e tre militari sono rimasti feriti in Siria a seguito di un attentato terroristico rivendicato dal sedicente Stato islamico, il primo compiuto dall’Isis contro le forze schierate dalle nuove autorità di Damasco dalla fuga in Russia del dittatore Bashar al-Assad, avvenuta l’8 dicembre scorso.

L’attentato, secondo la rivendicazione diramata online dall’Isis e citata dal portale di monitoraggio statunitense Site, è stato compiuto con un “ordigno esplosivo” che ha preso di mira un veicolo delle forze armate siriane nella provincia di Sweida, nel sud della Siria. L’attacco, secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, è avvenuto il 28 maggio nella zona di Talul al-Safa, nel deserto di al-Hamad, nelle campagne del governatorato meridionale siriano, non lontano dal confine con la Giordania, dove una mina radiocomandata è stata fatta esplodere al passaggio di una pattuglia di militari. Tra le vittime figurano un civile morto mentre accompagnava i soldati e tre militari feriti della 70esima divisione del Nuovo Esercito Siriano.

Un tempo capace di controllare vaste aree della Siria e dell’Iraq, l’Isis è stato sconfitto militarmente e fortemente ridimensionato territorialmente in Siria nel 2019, in gran parte grazie agli sforzi delle Forze democratiche siriane (Sdf) composte in gran parte da milizie curde e supportate da una coalizione internazionale a guida statunitense. Da allora il gruppo terroristico ha mantenuto una presenza stabile principalmente in alcune località situate nel vasto deserto del Paese arabo. Dalla caduta del regime ultracinquantennale degli Assad però il numero di attacchi sferrati dall’Isis nelle zone controllate dal governo siriano sono stati piuttosto rari, malgrado abbia continuato a fronteggiare le forze curde nel nord-est.

L’attentato segue di pochi giorni l’arresto, da parte delle autorità di Damasco, di una presunta cellula dell’Isis che operava nei pressi della capitale, i cui membri sono stati accusati di preparare attacchi in città. Un’altra operazione condotta nelle scorse settimane dalle forze governative nella città settentrionale di Aleppo ha causato la morte di un funzionario siriano e di tre miliziani dell’Isis. Queste azioni si inseriscono nel solco degli accordi presi dal nuovo leader siriano Ahmed al-Sharaa, egli stesso ex miliziano jihadista vicino ad al-Qaeda, che dopo aver incassato la revoca delle sanzioni da parte dell’Unione europea e degli Stati Uniti, nel corso di questo mese ha persino incontrato a Riad, in Arabia Saudita, il presidente Donald Trump che gli ha chiesto di “aiutare gli Usa a prevenire la rinascita dell’Isis”.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Ti potrebbe interessare
Esteri / Reportage TPI – Il prezzo del sangue: così i tagli di Trump mettono a rischio la lotta all’HIV in Uganda
Esteri / Make Antitrust Great Again? Tutte le crepe nel movimento trumpiano tra lobbisti e falchi dei monopoli
Esteri / L’età della grande paralisi globale: ecco perché nessuno può sfidare il duopolio di Usa e Cina
Esteri / Oms: “Oltre 1.000 persone sono morte a Gaza in attesa di un’evacuazione medica dal luglio 2024”
Esteri / L’indiscrezione: “Grecia, Israele e Cipro valutano una forza militare congiunta nel Mediterraneo”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Esteri / Piogge torrenziali, raid aerei e aiuti in ritardo: la tregua con Israele regge ma a Gaza si continua a morire
Esteri / Il discorso di Trump agli Usa: “Ho ereditato un disastro ma ora l’America è tornata”
Esteri / Iran, condannato a morte per “corruzione sulla Terra”: ora il pugile Mohammad Javad Vafaei Sani rischia l’esecuzione
Esteri / Putin minaccia: “La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi in Ucraina. Con la diplomazia o con la forza”